Alla corte di Ruth – RBG, diretto dalle registe Betsy West e Julie Cohen, che ha ricevuto due candidature agli Oscar® 2019 come miglior documentario e per la miglior canzone, arriva nelle sale italiane da lunedì 15 luglio con Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema.
Il documentarionarra la straordinaria storia di una delle icone più autentiche del nostro tempo, Ruth Bader Ginsburg, pioniera che ha sempre lottato per la parità dei sessi e i diritti delle donne.
Il
film, attraverso le cause affrontate e vinte che hanno fatto scuola
nell’ambito della parità dei diritti e delle discriminazione di genere,
esplora le tappe che l’hanno portata a essere la seconda donna –
nominata da Bill Clinton nel 1993 – tra i nove componenti della Corte Suprema degli Stati Uniti.
Ribattezzata
dai millennial con l’appellativo di “Notorious RBG” (parafrasando il
nome d’arte del celebre rapper Notorious B.I.G.), oggi, a 85 anni, Ruth
Bader Ginsburg è una vera e propria icona pop e simbolo di emancipazione
civile anche tra le generazioni più giovani.
Sinossi:
All’età di 85 anni, Ruth Bader Ginsburg, seconda donna a essere stata
nominata tra i nove componenti della Corte Suprema degli Stati Uniti, è
diventata un’icona inaspettata della cultura pop grazie alla sua
dedizione all’attività giudiziaria e legale. Nonostante ciò, il suo
percorso e il suo impegno sono rimasti, finora, in gran parte
sconosciuti anche ad alcuni dei suoi più grandi fan.
Il documentario Alla corte di Ruth – RBG
esplora la vita e la carriera di Bader Ginsburg e le sue lotte per i
diritti delle donne che l’hanno portata ad affermarsi come esempio di
emancipazione civile.
Abbiamo preso a cuore l’approccio della Giudice Ruth Bader Ginsburg al sessismo e alle avversità – spiegano le registe West e Cohen – Quando dopo essersi laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti non riuscì a trovare un lavoro, ricordò il consiglio di sua madre: “la rabbia è una perdita di tempo”. Alla fine è stata in grado di usare le sue formidabili abilità legali per lottare per la giustizia e per le donne, una lotta che ha continuato per cinquant’anni. L’impegno incessante di RGB è a favore non solo dell’uguaglianza di genere ma anche delle istituzioni democratiche che proteggono i diritti di tutti i cittadini. Non c’è da stupirsi che sia un’icona del nuovo millennio.