Fuggire dal tumulto d’Ischia
e approdare nel porto
merlato di quieto profilo –
salire nel profondo
dell’anima dell’isola
dove la vita era murata
di case scavate nel tufo.
Sommerge l’antica abbazia
un mondo oscuro di misteri
inabissato nell’ossario,
celato nel segreto di sepolcri,
ma fuori – nel porticciolo – la luce
esplosa nei colori
racconta la vita dei pescatori
-che nasce e muore in fronte al mare-
arrampicata su ripide scale
d’un variegato presepe di case,
l’une sull’altre affastellate.
Poesia di Danila Olivieri