Si è festeggiato il 20 luglio il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, e 20th Century Fox, in occasione dell’uscita del nuovo film ambientato nello spazio, Ad Astra, dal 26 settembre al cinema, con Brad Pitt nel ruolo dell’astronauta Roy McBride, ha voluto chiedere agli italiani cosa si ricordano di quel giorno e quali sono le loro aspettative per il futuro.
Riusciranno i nostri astronauti ad approdare su Marte? E Perché no su Nettuno?
È proprio in questo pianeta che Brad Pitt va alla ricerca di suo padre, astronauta anche lui, che da vent’anni risulta disperso in una missione top secret. I desideri e le ambizioni dell’uomo ci porteranno così lontano? Le risposte che cerchiamo, sono fuori dalla nostra portata?
Sono trascorsi 50 anni dal 20 luglio 1959, dalla storica missione dell’Apollo 11, quando il razzo Saturn V con a bordo gli astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins compì il primo allunaggio della storia e Neil Armstrong diventò il primo uomo a mettere piede sulla Luna.
Fu un evento mediatico enorme, un’emozione incredibile: 20 milioni di persone in Italia e 900 milioni nel mondo assistettero alla diretta televisiva, riunendosi con amici, vicini, parenti per condividere uno dei momenti più importanti per la storia dell’umanità. Spettatori incollati davanti alla tv per quasi 24 ore aspettando che un uomo, a 384 mila km di distanza, sbarcasse sulla Luna.
Ad Astra, il nuovo film di James Gray con Brad Pitt, Donald Sutherland, Tommy Lee Jones, Liv Tyler, dal 26 settembre al cinema, distribuito da 20th Century Fox.
SINOSSI: Vent’anni dopo la partenza di suo padre, per una missione di sola andata verso Nettuno alla ricerca di segni di vita extraterrestre, Roy McBride segue le orme paterne. Ingegnere dell’esercito attraversa il sistema solare in cerca di indizi sul fallimento della spedizione paterna, nella speranza anche di ricongiungersi al genitore. Ma lo spazio non lascia indenne il cuore dell’uomo…