Sono 4,08 milioni gli italiani che ascoltano audiolibri e il 40% di loro, pari a 1,6 milioni, li sceglie solo o anche in lingua straniera. Questa modalità di fruizione di prodotti editoriali entra così con forza nei consumi culturali di una fetta rilevante di italiani: sono il 9% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, in buona parte persone poliglotte. Sono cresciuti del 28,3% rispetto all’anno precedente, quando erano 3,18 milioni. Il numero medio di audiolibri ascoltati in un anno è di 3,1.
È quanto emerge dai dati 2019 di Pepe Research elaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e presentati oggi a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria, in programma fino all’8 dicembre al Roma Convention Center La Nuvola, nel corso dell’evento Audiolibri e podcast. Dal progetto editoriale al piano produttivo.
“I dati sull’andamento del mercato degli audiolibri e della loro “lettura” si inseriscono in un fenomeno molto più ampio che vede crescere il peso della voce narrante rispetto alla musica – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio studi AIE Gianni Peresson -, come mostra l’indagine The Spoken World Audio Report 2019 di Edison Research, in cui si vede che l’ascolto di audio parlato (il 25% di tutti i contenuti) cresce di 5 punti percentuali rispetto al 2014 a svantaggio dell’ascolto di musica (oggi al 75%)”.
“Il problema principale legato alla crescita di questo settore nel nostro Paese – continua Peresson – è connesso alla disponibilità di cataloghi ampi e profondi di generi letterari narrativi e di intrattenimento, ma anche di manuali. L’altro fenomeno connesso a questo è la crescita dell’ascolto di podcast che segnalano la possibilità di una maggiore creatività editoriale che il mondo audio offre”.
I device utilizzati: arrivano gli assistenti vocali. In un settore fortemente connotato dall’innovazione tecnologica, gli smartphone si confermano e rafforzano la loro posizione di primo device per l’ascolto: sono utilizzati dall’81% degli utenti. Seguono tablet e pc/notebook, entrambi al 53%, quindi lettori Mp3 (39%), lettori cd (34%) e a chiudere gli assistenti vocali, con il 31% (erano possibili più di una risposta). Significativa la performance degli assistenti vocali che, alla loro prima rilevazione, conquistano già quasi un ascoltatore su tre, percentuale destinata a crescere se si tiene conto che nel 2018 le famiglie dove erano presenti questi device erano l’11% del totale e, nel 2019, sono già cresciute al 15%.
Dove si comprano-scaricano gli audiolibri. In un Paese tradizionalmente poco propenso agli acquisti di prodotti culturali e informativi online, ben il 40% degli ascoltatori di audiolibri dichiara di avere un abbonamento a servizi come Audible o Storytel. Il 44% (anche qui era possibile più di una risposta) scarica gratuitamente da altri siti, il 28% ha acquistato singoli titoli da piattaforme come Google Play, Libri di Apple, Emons, Il Narratore, il 21% dal sito dell’editore. A seguire gli audiolibri su cd comprati in store fisici e online (20%), il prestito bibliotecario digitale (11%), gli audiolibri su cd presi in prestito in biblioteca (7%).
Perché si ascoltano audiolibri. Tra gli ascoltatori di audiolibri, il 21% cita tra i vantaggi di questa modalità il fatto di “poter ascoltare un libro mentre faccio altre cose come guidare, correre, viaggiare”, il 20% “ascoltare un libro dove e quando voglio”, il 14% “ascoltare un libro in lingua originale”, il 13% cita le esigenze di chi ha difficoltà alla vista, il 12% parla di “piacere di leggere senza affaticare la vista”.