Marina Montalto dirige Minerva Sensorial Branding, una realtà fondata a Milano nel 2018 e che attualmente conta diverse filiali a Como, Roma e Tokyo. Se non avete idea di cosa sia il branding sensoriale, eccovi serviti.
Si tratta di un tipo di marketing che attrae i cinque sensi e li lega a un determinato marchio. E Minerva è un vero e proprio punto di riferimento nel mondo del lusso, travel e fashion. Realizza progetti non convenzionali di Sensorial Branding e Luxury Customer Design Experience.
A tal fine, abbiamo interpellato Marina per parlarci più approfonditamente del marketing sensoriale.
Parlaci un po’ di te…
Sono una donna pragmatica e allo stesso tempo estremamente creativa, guardo qualcosa e immagino in cosa potrebbe evolversi. Apprezzo e inseguo l’eleganza, l’equilibrio e la raffinatezza che sostituisco alle mode e tendenze momentanee. Qualcuno mi definisce un “vulcano” e alle volte concordo.
Cosa ti piace leggere?
Solitamente leggo libri che possano stimolare la mia creatività, spesso sono storie di successo riguardanti il lusso o le eccellenze, altre volte sono manuali.
Qual è qualche il tuo hobby?
Il mio lavoro è in realtà il mio più grande hobby, mi diverto, e mi fa stare bene è una grande fortuna.
Per il resto ti direi viaggiare, ma per puro piacere lo faccio di rado. Sono una donna molto tranquilla, quindi se ho tempo mi piace anche rilassarmi a casa con del tè al gelsomino, un po’ di musica jazz e un buon libro o film.
Parlaci del tuo ultimo lavoro eseguito…
In realtà sto seguendo contemporaneamente 17 progetti, poiché ogni tot di mesi li “aggiorniamo” quasi completamente per mantenere alto l’effetto sorpresa ed esperienziale dei clienti dei nostri partner, quindi il progetto non termina mai.
Uno di questi è una Clinica di Medicina e Chirurgia Estetica che abbiamo trasformato in Galleria d’arte con dei percorsi multisensoriali dedicati ai pazienti, che hanno modo di sentire il profumo, il gusto e il suono dell’arte all’interno di una struttura storica molto esclusiva.
Come è nata la tua passione?
Penso di averla sempre avuta senza saperlo, da piccola trasformavo la mia camera in un negozio e così cercavo di fare con il resto della casa, la mia era un’esigenza di cambiare e vivere nel mio piccolo esperienze nuove, inoltre creavo nuovi ambienti riutilizzando ciò che avevo quindi stimolavo il lato creativo dando una nuova vita ed energia alle cose. Con il tempo ho provato a reprimere questo lato inconsciamente, ma come sappiamo l’acqua si fa sempre strada con il tempo, e così anche la mia passione.
Ti è mai mancata la “voglia” di continuare in questo settore?
Ho vissuto gli hotel come se fossero un libro da scoprire e esplorare, oltre ad averci lavorato nei 5L, li ho successivamente visti con un occhio diverso e con molte aspettative quando viaggiavo per lavoro, e spesso mi deludevano per la troppa standardizzazione.
Alla domanda ti rispondo dicendo che quasi la metà dei miei partner sono Boutique Hotel e Hotel di lusso quindi ho la fortuna di lavorare ancora in questo mondo, con l’obiettivo di comunicare la loro storia e enfatizzare al massimo ogni minima esperienza.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Prendo ispirazione da qualsiasi cosa, estrapolo ciò che mi piace e la rielaboro, alle volte sono un fiume in piena.
Progetti futuri?
Attualmente siamo full, quindi i nuovi progetti avranno inizio dopo i primi mesi del 2021, e non vedo l’ora di iniziarli. Si tratta di un Boutique Hotel in Puglia, una gioielleria storica a Verona e uno studio di design milanese, tutte realtà splendide selezionate per la storia che hanno e per la loro vision non convenzionale.
Silvia Casini
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