Diego Galdino (classe 1971) vive a Roma, e ogni mattina si alza mentre la città ancora dorme per aprire il suo bar dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Definito da Il Messaggero il Cinderella Man della letteratura, è un autore di successo internazionale, tradotto nei Paesi di lingua tedesca, spagnola e in Polonia, Bulgaria e Serbia.
Ha esordito con il romanzo Il primo caffè del mattino, di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici in Germania, Mi arrivi come da un sogno, Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi, Ti vedo per la prima volta, L’ultimo caffè della sera, sono tutti pubblicati con Sperling&Kupfer, mentre Bosco bianco è stato autopubblicato per una scelta di cuore. Con Una storia straordinaria fa il suo ingresso nel catalogo Leggereditore.
In merito a quest’ultimo libro, lo abbiamo intervistato per saperne di più, perché abbiamo scoperto che si tratta di un’intensa e romantica storia d’amore attraverso i cinque sensi, dove il cinema e una Roma piena di fascino e magia rendono questa storia davvero straordinaria.
Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…
Dolce, paziente, passionale.
Mai senza…?
Le mie figlie.
Cosa ti piace leggere?
Leggo un po’ di tutto a parte l’horror. Sono un tipo impressionabile. Sicuramente prediligo il genere romantico.
Se dovessi esprimere tre desideri?
Vorrei avere il potere di teletrasportarmi, che le mie figlie abbiano una vita lunga e serena, e i poteri di Superman.
La tua vita in un tweet?
Io so nato a Roma.
Parlaci del tuo ultimo romanzo. A chi lo consiglieresti e perché?
Questa storia è nata una mattina d’estate durante una passeggiata al Giardino degli aranci sull’Aventino con le mie figlie. Seduto su una panchina ho chiuso gli occhi per qualche secondo, chiedendomi cosa avrei fatto se improvvisamente mi fosse stata tolta per sempre la possibilità di guardare le persone che amo, Roma, i film. Ho proiettato il dopo nella vita di Luca il protagonista della storia. Ho capito che avevo scritto una storia straordinaria, quando la Leggereditore dopo aver letto il libro ha deciso di lasciare il titolo invariato.
Come nascono i tuoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?
Mi piace creare storie, magari aggiungendo qualche esperienza personale, o proiettando me stesso sui protagonisti del libro, facendo fare loro cose che io nella realtà non farei… I personaggi dei miei libri li uso un po’ come degli avatar.
Le ambientazioni che scegli provengono dal reale o sono anche una
proiezione dell’anima?
I posti che scelgo li ho quasi sempre vissuti, ma i sentimenti che descrivo sono una proiezione della mia anima.
Come puoi riassumere ai tuoi lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che vuoi trasmettere?
Se avete bisogno di una favola per adulti che vi faccia stare sereni come una lucina per la notte una storia straordinaria è quello che vi serve.
Sei già al lavoro su un nuovo libro?
Sì, ma me la sto prendendo con molta calma. Diciamo che il nuovo libro sarà una versione fantasy del film Vacanze Romane. La protagonista è una Principessa coreana del 1.300 il protagonista un romano dei giorni nostri.
Silvia Casini
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