Le radici del tempo: intervista esclusiva a Lisa Paternoste

Lisa Paternoste, dopo essersi laureata in Relazioni Internazionali, inizia a lavorare nel ramo del Real Estate per alcune multinazionali che la portano a viaggiare in giro per il mondo ed instaurare rapporti con culture diverse e molteplici nazionalità. La passione per i viaggi e la fotografia di reportage ispirano la sua scrittura, colorando di un vissuto quotidiano luoghi e aneddoti descritti nelle sue pagine.

A fine 2021 pubblica con Terre Sommerse il suo romanzo d’esordio, Acquamarina, e dopo poco più di un anno termina il suo secondo lavoro di ampio respiro Le radici del tempo rinnovando la collaborazione con la casa editrice romana.

Filo conduttore dell’intera storia è la potenza della tradizione orale, che resiste allo scorrere del tempo e attraversa le generazioni. Una saga familiare che vedrà le protagoniste vivere continui colpi di scena in una corsa per arrivare in fondo alla verità.

Storia familiare che si intreccia con dati e personaggi storici ben ricostruiti, caratterizzazione dei personaggi sempre ben delineata e ritmo avvincente, fanno dell’intreccio una concatenazione di eventi intriganti da scoprire a mano a mano che si avanza con le pagine.

Per saperne di più abbiamo, intervistato l’autrice.

Foto: Federico Guberti
Roma, 07/01/2024
Lisa Paternoste posata in studio

Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…

Determinata. Resiliente. Riflessiva 

Mai senza…?
Libro da leggere o un biglietto per prossimo viaggio!

Cosa ti piace leggere?
Principalmente narrativa straniera, dal romanzo storico al fantasy alle saghe familiari, ma anche racconti di viaggio. I miei autori preferiti sono Tiziano Terzani, Haruki Murakami, Gabriel Garcia Marquez, Vikram Seth, Luis Sepulveda, ecc.

Se dovessi esprimere tre desideri?

Desiderio per me… Le radici del tempo in top 10 classifica libri italiana! O mettere una puntina da disegno in ogni paese sulla mappa dei miei viaggi 😉

Per il mondo ne avrei tanti di desideri… sarebbe banale scriverli, ma non è mai banale voler contribuire a costruire un mondo migliore per i nostri figli.

La tua vita in breve?
Una continua ricerca nel migliorare me stessa, imparare cose nuove e metterle a servizio del mio lavoro per il raggiungimento dei miei obiettivi. Piccoli o grandi obiettivi, determinare ogni step che voglio raggiungere mi aiuta a focalizzarmi sul prossimo traguardo e mi ha sempre dato una carica positiva. 

La mia famiglia è un porto sicuro dove so di poter trovare conforto e incoraggiamento negli umani momenti di tentennamento.

Parlaci del tuo libro. A chi lo consiglieresti e perché?

Le radici del tempo è la storia di riscoperta di una memoria storica da parte di una delle protagoniste, che attraverso il racconto orale da parte di sua nonna si mette alla ricerca delle sue origini, che sono state tramandate segretamente dalle donne della sua famiglia. 

Consiglierei il libro a chi piace lasciarsi incuriosire dalla scoperta di nuove culture o luoghi lontani, a chi vuole immergersi nella storia – anche tormentata – di alcuni periodi di città come Granada o Istanbul attraverso le vicende di personaggi resi vividi dalle loro vite coraggiose. È un libro più per donne mi si chiede spesso? Dico di no, perché ci sono personaggi maschili di grande spessore emotivo che creano un quadro completo delle famiglie di cui si parla, e molto funzionali alla trama e che sono piaciuti molto ai miei lettori uomini.

Come ti è venuta l’idea?
La mia ispirazione alla scrittura parte molto spesso da un luogo che ho visitato che riporto alla memoria in un particolare scorcio e in cui immagino un personaggio che compie una qualche azione che cattura subito l’attenzione del lettore. Così è stato anche per Le radici del tempo, che parte con la rocambolesca corsa di una delle protagoniste attraverso le labirintiche vie della Medina vecchia di Fez in Marocco. Da lì, mi sono lasciata trasportare incuriosendomi della storia della città, scoprendo che la sua antica Università Al-Qarawwiyyin fu fondata da una donna nel lontano 1300. E da lì, parte tutto l’intreccio che si è magicamente costruito attorno a questo punto cardine. 

Rivelaci qualche segreto…
C’è stato un punto nella stesura in cui mi sono fermata perchè stavo andando in una direzione che non mi avrebbe portato verso la fine che mi ero prefissata (si perchè di solito quando inizio a scrivere ho subito in mente il finale e questo mi aiuta ad arrivarci!). Ho dovuto dunque mettere una pausa e rilavorare tutta una parte dell’intreccio per potermi reindirizzare sulla rotta che desideravo per il romanzo. Non è stato semplice perchè chi ha letto “Le Radici del Tempo” sa che ci sono diversi segreti ed incastri che han dovuto funzionare alla perfezione per poter essere verosimili e risultare credibili. 

Come puoi riassumere ai potenziali lettori il tuo libro?

Un romanzo in cui ho voluto portare il lettore in viaggio con me, in posti che ho visitato e amato, facendo diventare i miei protagonisti, cittadini del mondo, vivendo in luoghi molto lontani e diversi tra loro e con l’intenzione di trasportare il lettore nelle varie ambientazioni delle città come Granada, Istanbul e Fes.

Simbolo centrale del libro è il viaggio, inteso in duplice modo: come fuga per alcuni protagonisti, e anche come rinascita e ricerca interiore per altri. Poi ci sono dei valori su cui mi sono voluta soffermare sottolineandole l’importanza, come l’amicizia, la tolleranza e la libertà di culto e di autodeterminazione. I protagonisti del libro lottano e soffrono per cercare di cambiare, con la loro forza, gli esiti di eventi apparentemente inevitabili e a cui invece vogliono ribellarsi. La figura della donna è centrale: la protagonista è Keren, una giovane fotografa, che per paura di soffrire sfugge alle sue stesse emozioni, ma che tramite i racconti della nonna, che le svelerà un segreto speciale tenuto nascosto per tanto tempo, si ritroverà inevitabilmente ad affrontare il suo passato. Il senso profondo del libro è quello di aprirsi al mondo e alle sue infinite possibilità, per scoprire che siamo tutti parti di radici comuni.

Sei già al lavoro su un nuovo progetto?

Si, sono sempre dell’idea che non ci si debba fermare e sto lavorando ad un nuovo libro di cui non posso ancora anticipare i contenuti, finché non vedrà la pubblicazione, cosa che spero avvenga presto!

 

Silvia Casini

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