Quando Annabelle cammina per strada non passa certo inosservata. È abituata agli sguardi degli uomini, e persino delle donne, perché è bella da togliere il respiro. Peccato che ovunque vada crei scompiglio, come nella casa di Giorgia e del fratello Carlo, di cui diventa la nuova coinquilina. Convivere con lei infatti non è per niente facile, anzi può rivelarsi davvero snervante: è indisponente, distaccata e si trincera sempre dietro una corazza gelida e impenetrabile, in cui sentimenti ed emozioni non possono filtrare. E questo tutto a causa del suo difficile passato. Ma anche Carlo, gran latin lover all’apparenza solare e disponibile, ha i suoi lati oscuri e alle spalle brutte esperienze che lo hanno ferito nel profondo. Tra i due si scatena subito un’attrazione fisica sconvolgente. E, giorno dopo giorno, inizierà a nascere anche qualcosa di più, qualcosa di imprevisto per entrambi. Ammetterlo significherebbe per loro venire meno alle proprie convinzioni, ma non potranno comunque evitare di dar vita a un duello d’amore, fatto di stoccate maliziose, affondi audaci e fendenti letali… Quanti colpi dovranno schivare prima di rendersi conto che, quando c’è di mezzo il cuore, non si tratta di vincere o perdere, bensì di sopravvivere?
L’ospite dell’Oracolo del tè di oggi è Carmen Bruni, scrittrice appassionata di storie che profumano di sentimenti capace di catalizzare l’attenzione dei lettori più romantici, stregandoli con Questione di cuore edito da Fabbri, per poi proseguire con Non amo che te e Il mio imprevisto più bello, per poi pubblicare poche settimane fa il seguito del suo primo fortunato romanzo, Guarda dentro me, edito nuovamente da Fabbri. Una penna diretta, emozionante, frizzante, che ci racconta con le sue pagine dell’eterna e dolcissima lotta fra i sessi, a volte anche con un pizzico d’ironia.
Quale dei tuoi personaggi farai sedere al tavolo dell’Oracolo?
Carlo Mancini, protagonista di Guarda dentro me.
Bene Carlo, accomodati!
Il tratto principale del mio carattere.
Testardo.
La qualità che desidero in un uomo.
Coraggio.
La qualità che preferisco in una donna.
Spontaneità.
Quel che apprezzo di più nei miei amici.
Lealtà.
Il mio principale difetto.
Impaziente.
La mia occupazione preferita.
Insegnare karate ai miei allievi.
Il mio sogno di felicità.
Vivere su un’isola della Polinesia accerchiato da donne bellissime, a mangiare cocco e a prendere il sole tutto il giorno.
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia.
Perdere il sostegno e l’affetto della mia famiglia.
Quel che vorrei essere.
Allenatore di una squadra di calcio
Il paese dove vorrei vivere.
Mi va bene l’Italia
Il colore che preferisco.
Non ci ho mai pensato.
Il fiori che amo.
Non amo i fiori.
L’uccello che preferisco.
È un doppio senso?
I miei autori preferiti in prosa.
Di che stiamo parlando?
I miei poeti preferiti.
Shakespeare. La sua insana ricerca del tragico ha qualcosa che mi attira.
I miei eroi nella finzione.
Batman
Le mie eroine preferite nella finzione.
Occhi di gatto! Belle le loro tutine… (mi spiace che i giovani di oggi non sappiano di cosa io stia parlando)
I miei compositori preferiti.
Non si direbbe, ma mi piace Vivaldi.
I miei pittori preferiti.
Picasso e Caravaggio.
I miei eroi nella vita reale.
Mia madre.
Le mie eroine nella storia.
Giovanna d’Arco.
I miei nomi preferiti.
Carlo, ovviamente. Poi cito i miei amici, giusto per non farli sentire troppo esclusi: Alessandro e Francesco.
Quel che detesto più di tutto.
La falsità.
I personaggi storici che disprezzo di più.
Hitler.
L’impresa militare che ammiro di più.
Non c’è niente da ammirare in qualcosa che porta comunque morte e distruzione.
La riforma che apprezzo di più.
Perché non me ne viene in mente neanche una? No comment.
Il dono di natura che vorrei avere.
Una voce da usignolo per poter cantare in libertà senza causare lesioni gravi ai timpani di chi mi ascolta.
Come vorrei morire.
Non voglio morire, ma visto che un giorno dovrò andarmene pure io, spero di farlo senza soffrire. Magari nel sonno?
Stato attuale del mio animo.
Dopo l’ultima domanda sono un po’ agitato.
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
La prepotenza e l’arroganza, solo perché fanno parte anche di me.
Il tuo motto
Uno per tutti, tutto per uno!
Grazie per aver accettato l’invito dell’Oracolo del tè!
Abbinamento goloso: per la lettura di oggi ho pensato a qualcosa di fresco e dal gusto deciso, dolce ma con un carattere molto deciso, perciò vi propongo un gustoso frullato di carote, mela, zenzero e lime servito con ghiaccio e sole. Perfetto per questo dolcissimo romanzo!
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Valentina Cebeni
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