Piero De Fazio è nato a Carrara e non ama parlare di sé. A dirla tutta, non gli piace proprio parlare.
Forse è per questo che scrive. Non disdegna il thriller e neanche l’horror.
Racconta il suo mondo. Le cose che ha visto, quelle ancora da vedere. E quelle che non vuole vedere mai più.
Zanne (L’eredità del cane) è il suo primo romanzo.
Per saperne di più, leggete l’intervista qui sotto!
Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…
Volevo dire bello, ricco e magro ma credo che ripiegherò su meticoloso, solitario e determinato.
Mai senza?
Speranza. Quando si perde anche quella non resta nulla di salvabile.
Cosa le piace leggere?
Sono onnivoro. È più facile dire ciò che non mi piace: romance, legal thriller e letteratura erotica.
Se dovesse esprimere tre desideri?
Sono un tipo parco, me ne basta uno: vivere sereno.
La sua vita in un tweet?
“Pensavo meglio…”
Ci parli del suo ultimo romanzo. A chi lo consiglierebbe e perché?
A tutti! Che domande! Scherzi a parte, il mio romanzo, che può sembrare destinato a un pubblico che apprezzi i sapori forti, in realtà nasconde insospettabili accenni di delicatezza. Sophie, una mia lettrice, lo ha descritto come “un horror non horror così horror” e devo dire che mai definizione è stata più azzeccata!
Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?
Diciamo che a volte l’orrore del quotidiano e della cronaca superano quello della finzione letteraria.
Le ambientazioni che sceglie provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?
Traendo ispirazione dal maestro Buzzati tendo ad ambientare i miei romanzi in luoghi dalle connotazioni geografiche indefinite. Zanne per esempio si svolge in Italia, e può essere ambientato in qualunque regione. Mi piace che ogni lettore vi legga ciò che vuole, ciò che la sua percezione gli suggerisce.
Come può riassumere ai suoi lettori il suo romanzo? Qual è il messaggio che vuole trasmettere?
Per riassumerlo non c’è niente di meglio che riportare integralmente la sinossi: solo chi è vigliacco o chi ha un cuore puro sogna di diventare un supereroe. Ma cosa succede quando qualcuno riesce davvero ad acquisire straordinarie capacità, elevandosi così dalla massa degli uomini? A questa domanda, l’ispettore di Polizia Pietro De Falco, tormentato e in crisi di vocazione, non può ancora rispondere. Non completamente. Sebbene sia dotato di eccezionali competenze e impensabili abilità, la sua è una vita di interrogativi. Mosso da un istinto che non riesce a tenere a freno, in bilico tra morale e giustizia, tra lecito e mostruoso, si avventura in strade che non dovrebbe frequentare, sfrutta facoltà che nessun uomo potrebbe immaginare. Eppure la sua è una personale battaglia contro il male. Il buio è insieme compagno e nemico, è il solo custode di un segreto che arriva da lontano. Il destino che si delinea ha la forma di una notte carica di promesse e portatrice di un’eredità ancestrale e pericolosa.
È già al lavoro su un nuovo libro?
Diciamo che parecchie cose bollono in pentola, e che qualcuna è già cotta a puntino!
Silvia Casini
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