Lascia stare, campana,
te l’ho già detto.
Non sarai tu,
che rintocchi vana,
ad inghiottire il mondo.
Né saranno i fucili,
imbracciati da uomini persi,
che s’infiammano immersi
dietro al loro rinculo.
E nemmeno sarà la nebbia
che nella mente s’assiepa
e di tormento acceca,
fino ad adombrare tutto.
Tornerà invece, lo sento,
quel coacervo di passeri,
che col suo nugolo di nidi,
riempirà di strepiti i passi:
le falle dei nostri deliri.
Dolore pavido, lascia fare.
A nulla può il tuo potere
e la battaglia è persa.
Dalla notte dei tempi
l’essere umano riemerge,
e sempre si erge,
su quella tanta forza
che infonde la vita.
Cristina Biolcati per Upside Down Magazine
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