Star Wars: Gli ultimi Jedi – recensione

Il nuovo capitolo della saga galattica targata Lucasfilm esce oggi, 13 dicembre, nelle sale italiane.

In quest’ottavo capitolo gli eroi de Il risveglio della forza si uniranno alle leggende della galassia in un’epica avventura piena di scoperte legate agli antichi misteri della Forza e scioccanti rivelazioni sul passato.

Scritto e diretto da Rian Johnson, Star Wars: Gli ultimi Jedi è prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman, mentre J.J. Abrams, Tom Karnowski e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi, il film vanta un cast eccezionale: Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern e Benicio Del Toro.

Da un punto di vista estetico e narrativo, la pellicola è corposa, ben strutturata e piena di ritmo.

Tra battaglie, gag comiche e azione, Star Wars: Gli ultimi Jedi porta sul grande schermo un Luke Skywalker consunto, pieno di conflitti interiori, ma capace di compiere gesta strabilianti.

In questa nuova avventura, i protagonisti avvertono fortemente la loro dualità: luce e ombra, forza e tenebre, energia distruttiva e costruttiva. Tutto si gioca sull’equilibrio e l’effetto nostalgia talvolta forza battute e qualche incursione old fashion, ma di fatto l’intero impasto si regge su ottime interpretazioni e grande espressività.

Daisy Ridley nei panni di Rey è convincente, Adam Driver ovvero Kylo Ren è divorato dall’odio, BB8 spesso e volentieri ruba la scena ai protagonisti, Chewbacca ha un ruolo più marginale, Carrie Fisher, deceduta un anno fa, è sempre una magnetica Leia Organa, Benicio del Toro che dà vita a DJ, un hacker doppiogiochista, è abilissimo nel rendere il suo personaggio di bassa lega,  Oscar Isaac invece incarna un esuberante Poe Dameron.

Fanno anche la loro spettacolare figura anche gli effetti speciali, i colpi di scena, le citazioni e le geniali trovate. Nobile anche il messaggio di sottofondo: non serve usare l’ira per combattere i nemici, ma serve l’amore per salvare chi conta davvero.

In conclusione, Star Wars: Gli ultimi Jedi è un lungometraggio da vedere, perché è dinamico, trascinante, entusiasmante ed emozionante.

 

Silvia Casini

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