Amanda Melling è cresciuta tra le montagne del Piemonte e il mare della Liguria, ma vive in un cottage in Irlanda con i tre figli e il compagno irlandese. È stata curatrice editoriale per la collana di romanzi rosa “Amaranta” di Antonio Tombolini Editore.
Ha scritto Il peso sul cuore e Il capolavoro, editi entrambi da Antonio Tombolini Editore, e Amore imperfetto edito da Libro/mania.
Ama il buon cibo, la fotografia, i corvi, il folklore e soprattutto i libri, da leggere e da scrivere. Osserva il mondo attraverso la finestra della cucina, e poi lo racconta a modo suo, cercando di dargli un po’ di magia.
Noi, l’abbiamo intervistata per scoprire un po’ di più sulla sua ultima fatica letteraria e sul suo incantato universo.
Buona lettura!
Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…
Emotiva, sincera e permalosa.
Mai senza…?
Aperitivo.
Cosa ti piace leggere?
Principalmente horror, il mio scrittore preferito è King.
Se dovessi esprimere tre desideri?
Vorrei togliere qualche mia fobia di troppo, vedere un mio romanzo trasformato in un film ed essere per sempre felice e contenta come nelle fiabe.
La tua vita in un tweet?
Niente tweet, odio i social tranne Instagram. E dipende dal fatto che amo molto la fotografia e poco la comunicazione verbale fuori dai libri.
Parlaci del tuo romanzo. A chi lo consiglieresti e perché?
Lo consiglierei a chi crede nell’anima gemella, ed è disposto ad aspettarla per sempre. E poi certamente a chi ama il buon cibo, a chi deve uscire da un brutto periodo di solitudine o si sente incompreso in ambito famigliare.
Come sono nati i personaggi?
Sono Asperger e soffro di ansia e attacchi di panico, la protagonista mi assomiglia molto. Tutto ruota intorno al suo desiderio di essere felice e l’uomo giusto arriva mettendo a posto diverse questioni personali, come è successo nella mia vita.
Le ambientazioni scelte provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?
Le ambientazioni sono tratte liberamente dal Lago d’Orta, anche se nel romanzo il luogo dove si trasferisce la protagonista si chiama Borgodoro. L’osteria di Azzurra è molto simile a un luogo reale dove ho passato dei bei momenti quando vivevo in Italia, proprio nel paese di Orta San Giulio.
Come puoi riassumere ai potenziali lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che hai voluto trasmettere?
Non bisogna mai credere che il nostro destino sia segnato dalle pressioni di chi abbiamo intorno. Tutto può migliorare e possiamo avere la vita che sogniamo, basta tirare fuori il coraggio, osare. Questo è un romanzo dedicato al tema della trasformazione.
Sei già al lavoro su un nuovo manoscritto?
Ho finito un paranormal romance ambientato in Irlanda, che ora è in mano alla mia editor.
Silvia Casini
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