Nuovo racconto per il #writober2018.
Buona lettura.
Ladyhawke83
“Non mi abituerò mai a questo…” esordì con tono perplesso Chantal, mentre fissava l’amica intingere beatamente, e con assoluta noncuranza, un pezzo di focaccia nella schiuma del cappuccino bollente.
“Oh dai, è così buono mescolare dolce e salato! Uno dei piaceri della vita!” Le rispose Nives, quasi parlando a bocca piena.
“Preferisco il mio caffè, quello sì che è un piacere. Come fate voi l’espresso in Italia, non lo fa nessuno!” Rise Chantal, mentre con il cucchiaino mescolava energicamente lo zucchero di canna sul fondo della tazzina.
“Veniamo alle cose serie, ragazza” la osservò Nives “di cosa volevi parlarmi, di così urgente da buttarmi giù dal letto alle 7:00 del mattino?” Domandò la mora, mentre Chantal si lasciava andare in un sospirò rumoroso.
“Penso che Lucienne abbia un’altra donna” esordì la bionda senza mezzi termini.
“No, dai. Cosa te lo fa pensare? Luciano è sempre stato innamoratissimo di te” sottolineò Nives, come se Chantal avesse detto un’assurdità.
“Forse lo era, ma adesso…” Chantal si torse le mani appoggiate in grembo, dopo aver dato un’occhiata di sfuggita ad una coppia con una bambina piccola, appena entrata nel locale.
“Quella potevo essere io…” disse quasi in un sussurro.
“Come?” Chiese l’altra che non aveva visto i neo genitori entrare al Caffè.
“Niente Nives, niente…” sorvolò Chantal, che non aveva voglia di riaprire anche quella mattina quella dolorosa ferita di tanti anni prima.
“Davvero credi che Luciano si lascerebbe scappare una come te?” L’esuberanza nella voce di Nives era quasi contagiosa, ma non forte abbastanza da allentare la nuvola grigia che aleggiava sopra la testa di Chantal.
“Lucienne quelle come me non le sopporta… lui vorrebbe la perfetta mogliettina, tutta casa e chiesa, e io non sono così. Non sono mai stata così” ribadì Chantal, sentendosi improvvisamente inadeguata, nauseata dall’immagine che doveva avere suo marito di lei stessa.
“Ma non dir cazzate va! Guardati…” le disse l’amica facendola alzare dalla seggiola “Sei uno splendore, sia dentro che fuori, hai intelligenza, hai talento, hai il fascino dell’esotico. Le casalinghe lasciale agli uomini senza fantasia!”
“Nives, sii seria! Lucienne sarà certo stato attratto da me in passato, ma ora lo vedo che non è più felice, e forse non lo sono più neanche io” La riprese Chantal, un po’ in imbarazzo per i complimenti dell’amica, non era mai stata molto a suo agio con le lodi, seppur sincere.
“Allora se lo ami, se ci tieni ancora a Luciano dovresti parlargli, spingendolo a dirti cosa c’è che non va’, senza farlo sentire aggredito…” rifletté Nives, mentre ordinava una seconda focaccia.
“E se a lui non importasse, o, peggio, negasse?” Domandò Chantal, sentendosi già in agitazione al pensiero di quella conversazione col marito.
“Beh Allora anche tu ti potresti comportare di conseguenza, magari ignorandolo, o facendo qualcosa di stupido, tanto per vedere se si ingelosisce” suggerì con un lampo d’eccitazione negli occhi, le piacevano queste cose un po’ malandrine.
“Qualcosa di stupido credo di averlo già fatto, in effetti…” disse a Chantal, quasi vergognandosi di confessare.
“Che?” Fu la domanda impastata di Nives, che aveva di nuovo la bocca piena.
“Ho mandato l’invito per la mostra a Renard…” Ammise lei, espirando tutte le parole in un solo fiato.
“Chantal!” Disse solo l’amica con occhi sgranati e briciole di focaccia ovunque.
“Ok. Abbiamo un problema. Ma non è detto che questa cosa venga per nuocere…” ci pensò su Nives, improvvisamente seria, indossando la sua migliore espressione da stratega.
“Potrebbe essere quello che ci vuole per smuovere Luciano…” disse infine la mora.
“Lo spero Nives, anche se non so cosa ci sia da sperare” disse Chantal.
“Ma è ovvio. Che si riaccenda il fuoco d’amore per te in Luciano…” Dichiarò Nives tutta contenta, quasi che i problemi dell’amica non fossero altro che vicende da romanzo risa.
“Già…” La risposta di Chantal non apparve molto convincente, ma l’amica non ci fece caso. Nives pagò il conto, prese l’altra sottobraccio e se la trascinò fuori, incurante delle proteste.
“Andiamo! Ci vuole un po’ di shopping per tirarti su!” Urlò Nives, per farsi sentire al di sopra del traffico cittadino.
“Hanno aperto un mercatino delizioso, ci sono tante chincaglierie e robe vintage, vedrai ti piacerà!”.
Chantal fu travolta dall’entusiasmo dell’amica e non poté fare a meno che assecondarla, anche se nel suo animo, la domanda stava sempre lì. Voleva vedere Renard, perché così facendo, per gelosia Luciano sarebbe tornato da lei, oppure aveva invitato l’amico francese, perché in cuor suo sentiva che ormai non c’era più nulla da salvare in quel suo matrimonio?
{752 parole}
{6 ottobre. Prompt: colazione}
Samanta Crespi
© Riproduzione Riservata