Archivi Tematici del XX Secolo: ecco come tradurre parole contemporanee in musica e poesia

La Galleria Allegra Ravizza dedica un’edizione speciale degli Archivi Tematici del XX Secolo alle romanze di sentimento attraverso le composizioni di Francesco Paolo Tosti.

Ogni archivio è composto da un antico spartito e dalla sua traccia audio digitalizzata della relativa esecuzione musicale.

Potrà essere spedito ovunque, per consegnare il messaggio desiderato. Seguendo il dizionario appositamente redatto, si potranno tradurre banali parole contemporanee in musica e poesia.

FRANCESCO PAOLO TOSTI

La nuova era della canzone d’amore

Francesco Paolo Tosti (1846 – 1916) si può definire uno dei musicisti che più ha influenzato la canzone contemporanea di tutti i tempi, le sue Romanze, songs, chansons, canzoni infatti si caratterizzano oltre che per una costante innovazione melodica, facile da riconoscere nella musica che esce da tutte le nostre radio, anche nella perfetta aderenza del testo alla musica.

Fu musicista atipico per il suo tempo (popolato da grandi autori come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Ruggero Leoncavallo e Pietro Mascagni) e non scrisse mai neppure una battuta di opera lirica ma scrisse più di 400 titoli in italiano, inglese, francese, napoletano e abruzzese. Fu anche organizzatore e manager musicale, esperto di marketing per la sede londinese della Casa Ricordi per trent’anni e insegnante alla Royal Academy of Music per quasi quarant’anni diventando così una delle più significative figure della scena musicale britannica.

Fu insegnante di musica e ambito ospite di tre corone britanniche (Vittoria, Edoardo VII e Giorgio V, della Regina di Spagna, Svezia, Norvegia e Romania) e dei numerosi reali rampolli nelle rispettive corti, condizionando così quello che sarebbe stato il futuro… il nostro presente.

Raggiunse l’apice del successo internazionale prima dei 30 anni ma conduceva una vita di intensissimo e serio lavoro pur trovando continua ispirazione nel gentil sesso e nella compagnia di grandi intellettuali e poeti quali Victor Hugo, il pittore Francesco Paolo Michetti oltre al lungo sodalizio con Gabriele D’Annunzio di cui musicò moltissime poesie.

Francesco Paolo Tosti è riuscito a rielaborare la canzone della tradizione nazionale e a fonderla con l’esperienza della Romanza d’opera, a farla entrare nell’universo musicale europeo, generando così un’onda culturale che ci influenza ancora oggi.

Un influencer! Questa affermazione si renderà evidente all’ascolto della prima lirica.

UN DIZIONARIO PER PASSIONI AMOROSE ED ALTRE PENE sulle canzoni di Francesco Paolo Tosti

Per chiedere un bacio: “…baciami, ho freddo al cuor!” BACIAMI!… Riccardo Mazzola, 1911

Ti ho sognato: “Chiusi gli occhi, ti tesi le braccia…ma sognavo…” SOGNO, Lorenzo Stecchetti, 1886

Torna presto: “Torna, caro ideal, torna un istante, a sorridermi ancora…” IDEALE, Carmelo Errico, 1882

Vorrei farti innamorare: “ Se l’amore che m’arte e che non dico, in te accendesse solo una scintilla, – Oh! Quanto io ti amerei” OH! QUANTO TI AMEREI, Francesco de Renzis,1875

Ti molesterei!: “Ti rapirei mio bene…dove dobbiam languir…” TI RAPIREI, Felice Romani, 1873

Ti raggiungo a letto: “Ma, sorridendo ancor mezzo assonnata, Torna fra le lenzuola: o serenata, Vola” LA SERENATA, Giovanni Alfredo Cesareo, 1888

Non andartene: “Ma s’io ti chiamerò come in quell’ore non fuggirmi così… non volgere la faccia al mio dolore…” TORMENTO! Riccardo Mazzola, 1912

Nonna ti confesso che ci sono stata: “A un tratto, egli mi strinse su suo petto e “t’amo” disse… – io gli diedi le rose!…” NONNA,…SORRIDI? Ferdinando Fontana, 1881

Ti amo ma tu no: “Lieto ricordo d’un amor che fu, Io l’amo tanto ed ei non m’ama più” NON M’AMA PIÙ, 1874

Finita estate, finito amore:“Pegno d’eterno fè da te vogl’io, Perche il tuo cor è fatalmente mio: Per sempre addio!” ADDIO!T Whyte-Melville, 1880

Ti porto in un bel posto: “Sogneremo seduti a una palma, lunghi sogni di felicità.”LUNGI, Giosuè Carducci, 1880

Quanto sei bona: “Brilla negli occhi suoi tanto splendore, che fisso in viso non la so guardare”, SIGNORINA…LETTERINA AMOROSA, Ugo Pesci, 1875

Cornuto ma innamorato: “Se mi tradisti, a te fedel son io, […] Che se tu piùnon m’ami io t’amo ancora”  T’AMO ANCORA! Leonardo Maria Cognetti, 1877

Se non ci sei impazzisco: “Ma tu chi sei gentil visione…?” VISIONE!… Gabriele D’Annunzio, 1880

Non ti amo perché sei una stronza: “Il mio sogno d’amor non sei più tu, I tuoi baci non cerco, a te non penso” NON T’AMO PIÙ, Carmelo Errico, 1884

Che bello vederti ammore!: “Freme l’aria per dove tu vai, spunta un fiore ove passa il tuo piè” MALÌA, R.E Pagliara, 1887

Dormi, figlio!: “Ninna Nanna! Le lenzuola son tessute di contento” NINNA NANNA, Gabriele D’Annunzio,1912

Voglio venire da te: “Ma, se al mio corpo mancano l’ale, l’ale non mancano al mio pensiero”, SE AVESSI L’ALE, Carlo D’Ormeville, 1897

Ti desidero tanto che non mi controllo: “l’alba separa dalla luce l’ombra – e la mia voluttà dal mio desire”, LE QUATTRO CANZONI DI AMARANTA, Gabriele D’Annunzio, 1907

Ti penso, mi manchi!: “Vorrei volare… e per le nubi che’l tramondo accende dileguare con te ne l’infinito” MALINCONIA, Mario dei Fiori, 1883

Guarda che bella luna: “O Falce calante, qual mèsse di sogni ondeggia a ‘l tuo mite chiarore qua giù!” O FALCE DI LUNA CALANTE, Gabriele D’Annunzio, 1909

Rapporto libero: “Discreto amante e tenero m’andrai; non ti sarò di impiccio. Sorrisi e baci, o bella, mi darai se ti verrà il capriccio.” PATTI CHIARI! (A UNA BUONA RAGAZZA), L. A. Vassallo, 1882

Non stare via troppo…: “Lontan dagli occhi…non vi son catene, che il tempo non infranga od il destino” LONTAN DAGLI OCCHI… Ferdinando Martini, 1877

Come ti vedo bene: “Al mondo non ha eguale il fascino che spandi dal tuo viso!” LUCE D’AMORE!..R.E. Pagliara, 1889

Mi ecciti: “I tuoi begli occhi languidi han carezze che trasalir mi fanno”, UN BACIO, G.A. Cesareo, 1890