Si è conclusa oggi la terza edizione di BookPride, la Fiera Nazionale degli Editori Indipendenti (con ingresso libero), ospitata negli spazi delle Officine Ansaldo, nuovo polo culturale di Milano, tra BASE e MUDEC, Museo delle Culture.
Il BookPride è promosso da ODEI, l’Osservatorio degli Editori Indipendenti.
Dopo lo straordinario successo di pubblico dello scorso anno, la terza edizione ha visto la partecipazione di oltre 200 case editrici, con un contorno fatto di lettori, librerie indipendenti, biblioteche, ospiti ed eventi, tutti a parlare e a richiedere a gran voce un’editoria libera dai condizionamenti di mercato e dalle logiche commerciali dei (cinque) grandi gruppi editoriali italiani.
Il tema del BookPride di quest’anno è stato lo “straniero”, inteso nel senso più lato. Non solo quindi come figura letteraria, ma come riflesso del senso di estraneità che la società genera in ciascuno di noi. Tra i tanti ospiti Moni Ovadia, Pap Khouma e Cheikh Tidiane Gaye, Massimo Carlotto e Alessandro Robecchi, Giovanni Arpino, Luigi Serafini, Vanni Santoni e Davide Mosca, Liu Zhenyun.
Inevitabile spingere lo sguardo verso il prossimo evento milanese, il contestato “Tempo di Libri” in programma dal 19 al 23 aprile, kermesse della “grande editoria”, l’esatto opposto di BookPride. La ODEI si era espressa nel merito con un comunicato ufficiale lo scorso luglio, schierandosi a favore del Salone del Libro di Torino, e dichiarando di non essere stata in alcun modo coinvolta nell’organizzazione della nuova manifestazione milanese.
Eleonora Carta
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