Cattivissimo me 4: recensione

E quattro. La saga di Gru e dei suoi allegri compagni di avventura, che comprendono la compagna Lucy, le piccole Edith, Agnes e Margo, più una miriade di caotici gialli Minions, arriva al capitolo numero quattro, tolti i due spin-off dedicati esclusivamente ai piccoli aiutanti del nostro diabolico protagonista.

Ed in questo ultimo episodio ulteriori novità prendono parte ad uniformare la vita privata di Gru, il quale, ora, è anche un padre modello per il suo piccolo bambino Gru Jr, un neonato amorevole quanto dispettoso che per l’uomo è tutta la sua vita, un frangente che Cattivissimo me 4 tende a voler sviluppare sapientemente sotto la regia dell’accoppiata composta dall’affermato Chris Renaud, già dietro la macchina da presa per i capitoli uno e due, più l’esordiente Patrick Delage.

Inoltre la trama di questo nuovo capitolo si infittisce con l’aggiunta di un nuovo nemico, il temutissimo Maxime Le Mal, un personaggio losco che ha inventato una lozione capace di trasformarlo in uomo insetto, ed ora fuggito di prigione grida vendetta contro Gru e tutta la sua famiglia.

Al nostro protagonista non rimane altro che fuggire ed entrare a far parte di un programma di protezione gestita dalla Lega Anti Cattivi, cambiando casa e il nome a se stesso e tutti i suoi famigliari; il tutto senza però calcolare le conseguenze del caso, come la conoscenza di una giovane vicina di nome Poppy, affascinata dai segreti dell’essere cattiva che Gru potrebbe insegnarle.

Saga d’animazione che maggiormente affida la propria riuscita su gag adeguate e bizzarri personaggi ben orchestrati, con Cattivissimo me 4 ci troviamo quindi di fronte ad un nuovo aggiornamento di idee che la buona casa di produzione Illumination Entertainment, di appartenenza a Chris Meladandri, tende a sfornare per questi beniamini della risata infantile, che sia il protagonista Gru, che vive in lingua italiana grazie al nostro Max Giusti (in originale è di Steve Carell la voce), o i suoi immancabili assistenti combina guai Minions, cui ovviamente viene dato loro abbastanza spazio per il coinvolgimenti dei più piccoli.

Ma nonostante la trama sia poca cosa e un pretesto per originare nuovi siparietti comici dall’andamento isterico, Cattivissimo me 4 continua degnamente la tradizione di questa saga, che fa della risata slpastick un dato fondamentale, riuscendo ad inserire nel contesto anche nuovi personaggi come il malvagio Maxime, doppiato in italiano da un bravo Stefano Accorsi con cadenza francese (mentre in originale la voce è di Will Ferrell), e nuovi contesti come la neo-paternità di Gru e del suo divertente rapporto con il dispettoso Jr.

Alla quarta avventura era anche lecito pensare che ormai le idee siano totalmente finite, ed invece il duo Renaud/Delage riesce nella difficile impresa di accompagnare i loro spettatori, che siano piccoli o grandi, in una nuova rocambolesca serie di idee parecchio carine, non superlative ovvio, ma che almeno lasciano il giusto spazio a questi beniamini di cui ormai in parecchi non possono fare a meno; e seppur la parentesi dedicata ai Minions sia a suo modo gratuita e ridotta (ma dopo tre film più due spin-off tutti per loro era anche giusto così), si apprezza però come la stessa affronti la moda del cinema dei supereroi ormai al tramonto, e lo fa mostrando i noti esserini gialli che, dotati di poteri speciali, non possono far altro che continuare a far danni.

E con questo non si può dire altro che si apprezza l’idea come anche la freschezza su cui aleggia questo accettabile Cattivissimo me 4.

Mirko Lomuscio