Di nessuno: intervista esclusiva a Simona Mangiapelo

Simona Mangiapelo è nata in provincia di Roma, dove vive e lavora come farmacista. Ha vinto il concorso letterario della rivista “Confidenze” (Mondadori) con il racconto La notte di San Lorenzo. Altri suoi racconti sono stati pubblicati in antologie per SensoInverso Edizioni e Historica Edizioni. Scrive articoli per il magazine online “Le città delle donne”. Ha seguito un corso di scrittura della Scuola Holden e frequentato la Scuola Omero. Di nessuno è il suo primo romanzo.

Photo Credits: Ilaria Grossi (Les fleurs du mal blog)

Questa la trama ufficiale del libro: si può diventare allo stesso tempo vittime e carnefici di se stessi? È possibile dannarsi per un po’ di felicità? E si può davvero essere felici? Certo che si può, se ci si convince che l’unico modo per farlo sia rinunciare alla propria famiglia, tradirla, ingannarla, per vivere una passione mai provata prima. In un attimo Elisa perde il controllo. Alessandro le entra nel cuore, in testa, nel corpo. E ben presto nulla avrà più senso, se non le mani, il respiro, la bocca di lui su di sé.
Ma ci sono cose che Elisa non sa, e sono tante, e sono tremende. E le scoprirà nel peggiore dei modi. Perché alla violenza risponderà con violenza, e al dolore con altro dolore. Per poi ricominciare, proprio da dove tutto era stato interrotto.

Se volete saperne di più, leggete l’intervista all’autrice!

Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…
Sorridente
Ironica
Lunatica

Mai senza…?
Un libro

Cosa ti piace leggere?
I romanzi che parlano della realtà, in ogni sua sfumatura. D’amore e sesso. Mi piacciono molto anche i gialli.

Se dovessi esprimere tre desideri?
Vorrei vivere per sempre, in qualche modo. Non conoscere la morte delle persone che amo. Continuare a essere orgogliosa di me stessa, nonostante tutto.

La tua vita in un tweet?
Sono una Farmacista e la mamma di Matilde e Michelangelo. Adoro leggere e scrivere e venero la vita, anche quando fa male.

Parlaci del tuo romanzo. A chi lo consiglieresti e perché?
Il mio romanzo si intitola Di nessuno. Parla di Elisa, una donna che non riesce a essere felice, che brama passione e forti emozioni, e che mette a repentaglio tutto quello che ha costruito per inseguirle. Bugiarda, pagherà a caro prezzo ogni sua menzogna. Lo consiglierei a ogni donna, perché quella di Elisa è la storia di un amore sbagliato, per un uomo che non ha il valore che lei gli attribuisce, e di un totale disamore per se stessa. E lo consiglierei agli uomini che pensano ancora che una donna possa essere una loro proprietà.

Come sono nati i personaggi?
Da un racconto breve che avevo scritto qualche anno fa. Si intitolava Domani sarà Natale. La trama era molto diversa, ma quella storia mi chiedeva di avere più ampio respiro, e così, a forza di pensare a lei, Elisa, è nato il romanzo.

Le ambientazioni scelte provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?
Entrambe le cose. Nel romanzo c’è una casa, che è la mia. C’è una Farmacia, che è il luogo in cui passo molto del mio tempo. C’è una libreria e una casa al mare, i miei desideri, o come li chiami tu, le proiezioni dell’anima mia.

Come puoi riassumere ai potenziali lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che hai voluto trasmettere?
Nessuno appartiene a nessuno. Elisa è di nessuno, come lei stessa, scherzando con l’uomo che ama, dice. E questa libertà costituisce un enorme valore personale. Il problema e la dannazione di Elisa stanno nel fatto che lei non appartiene neanche a se stessa.

Sei già al lavoro su un nuovo manoscritto?
Sì. Al momento si intitola Dovevo chiamarmi Irene. Ed è la storia di Nina. Mi piacerebbe raccontarti la trama, perché ormai mi ossessiona e ne parlo praticamente con chiunque, oltre che con me stessa continuamente, ma forse la risposta giusta da dare a questa tua domanda era soltanto sì o no. Quindi mi fermo qui.
Grazie!