Tra le pagine di storia della grande Russia si narra la leggenda del coraggioso Yevpaty Kolovrat, personaggio noto per aver avuto il coraggio di affrontare l’egemonia delle armate mongole nel pieno del XIII secolo, dopo che queste distrussero la sua città natale, Ryazan.
Da queste premesse che guardano ad un passato molto lontano e, a dir poco, ancestrale, la cinematografia russa ha deciso nel 2017 di trasporre su schermo con Furious un’avventura degna di nota, un kolossal che potesse ricostruire tali gesta eroiche e che si accodasse a titoli internazionali dalle tematiche analoghe (un lungometraggio su tutti Braveheart – Cuore impavido di Mel Gibson).
Diretto da Dzhanik Fayziev e Ivan Shurkhovetskiy, un lungometraggio in grado di competere con le grandi produzioni hollywoodiane e di sfruttare pienamaente l’utilizzo di maestose sequenze di massa con combattimenti spettacolari.
Nel XIII secolo la Russia sta cadendo sotto l’avanzata dell’esercito mongolo guidato da Batu Khan (Aleksandr Choi), il quale ha intenzione di prendere totale possedimento delle terre innevate del posto, come segno di suo potere assoluto nei confronti del popolo.
Ma, una volta che viene distrutta e rasa al suolo la città di Ryazan, si fa strada un uomo coraggioso, un abitante di questa terra devastata, intenzionato a vendicarsi battendosi contro il vasto impero di Batu Khan: Yevpaty Kolovrat (Ilya Malakov).
Alla testa di un gruppo di valorosi guerrieri si metterà contro il terrore delle avanzate mongole, utilizzando tattiche di battaglia ben congegnate e dimostrando che ribellarsi sarà la più giusta delle azioni, tanto da consegnarlo alla leggenda.
Tra film storico e un aspetto visivo appartenente per lo più al genere fantasy, Furious si prende la responsabilità di rendere ancor più mitologiche le gesta di questo eroe, costruendo sulla sua figura una trama pregna di situazioni iconiche e una vena romanzata che dia il proprio buon contributo agli esiti artistici dell’operazione.
È un grido di battaglia intriso di libertà questo lungometraggio datato 2017, un’epopea storica che fa largo sfoggio di grande CGI e di ampie sequenze di battaglia, con immagini di lotte in massa e combattimenti tra le lande innevate della Russia del 1200. Esibendo, di conseguenza, sfarzose scenografie e costumi accattivanti.
A Fayziev e Shurkhovetskiy interessa anche dare a Furios una dimensione leggendaria, grazie ad un Kolovrat che, reso da un calibrato Malakov, riesce ad avere degna risonanza sul vasto pubblico mondiale, non solo quello russo.
Se si è amanti delle emozionanti storie di battaglia appartenenti al nostro passato, Furious è quindi un appuntamento da non perdere, edito in dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) in collaborazione con Minerva Pictures.
Mirko Lomuscio