Inghilterra, 1815. Georgiana Eagle è una donna intelligente e arguta che non ha ancora trovato l’amore della sua vita e che, sotto lo pseudonimo C.C. Eliot, si diletta a scrivere articoli pungenti contro le svenevoli convenzioni della nobiltà per il Wollenbridge Journal. Lucas Benedict è un capitano della marina di Sua maestà, appena rientrato in patria dopo aver combattuto le guerre napoleoniche.
Affascinante e sicuro di sé, unico futuro erede del patrimonio della sua facoltosa famiglia, è stato cresciuto da una madre ipocondriaca e dalla dispotica zia Lady Asheby, che vuole a tutti i costi vederlo prendere moglie. Il primo incontro tra i due giovani non sembra far sperare per il meglio: entrambi, troppo orgogliosi, presuntuosi e fuori dagli schemi, amano vivere secondo le proprie regole e negano ogni sentimento.
Ben presto, però, un’irrinunciabile proposta di matrimonio e l’avvento della stagione a Londra, stravolgeranno le loro esistenze…
Ecco la trama romantica e corposa di Georgiana di Deborah Begali, che si profila non come il classico “romanzo rosa”, ma come un romance storico dal sapore austeniano. Infatti, se amante Orgoglio e pregiudizio e l’intramontabile coppia Elizabeth Bennet/Mr Darcy, sicuramente questo libro farà breccia nel vostro cuore.
Leggete l’intervista all’autrice e tuffatevi in questa storia appassionante ambientata nell’Ottocento inglese!
Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…
Perfezionista, ansiosa, entusiasta.
Mai senza…?
Mai senza film, sono una cinefila accanita, non riesco a stare quasi un giorno senza vedere uno o più film, di qualunque genere (eccetto i comici) e di qualsiasi foggia. Apprezzo maggiormente i film un po’ datati (il periodo d’oro per me equivale agli anni ’90), ma si trova comunque molto di buono anche ai giorni nostri.
Cosa ti piace leggere?
Adoro chiaramente tutto ciò che ruota attorno all’Ottocento inglese e francese. Tutta Jane Austen (chiaramente), ma anche altri autori della metà/fine ottocento. Di contemporanei ho una predilezione per Stephen King e capolavori come It (uno dei miei libri preferiti). Diverso tempo fa ho letto anche molto di Micheal Crichton. Insomma un insieme di generi che rivela molto la mia natura curiosa e interessata un po’ a tutto. Stranamente leggo molto poca narrativa rosa al di fuori dei classici.
Se dovessi esprimere tre desideri?
Vorrei poter teletrasportarmi in ogni luogo; adoro viaggiare ma questo comporta chiaramente limiti spesso invalicabili (tempo, soldi o sfiancanti tratte aeree a lungo raggio). Come secondo desiderio chiaramente vorrei poter viaggiare nel tempo per tornare ai tempi di cui scrivo: alla Londra di primo ottocento ad esempio, negli anni 60 dopo l’assassinio di Kennedy o nell’antico efitto durante la costruzione delle piramidi. Ultimo favore dal genio della lampada? Che mi preservi dalle malattie (come direbbe la buona signora Benedict).
La tua vita in un tweet?
Troppe cose da fare, poco tempo a disposizione.
Parlaci del tuo romanzo. A chi lo consiglieresti e perché?
This is for the Janeites… la mia opera letteraria è per chi ama Jane Austen, ma non solo. Georgiana è per tutto il pubblico femminile. Dall’amante di Jane Austen che adora leggere di come veniva organizzato un high tea, alla fan sfegatata dei libri con protagonisti uomini difficili, duri e intransigenti (insomma i bad boy). Il mondo di Georgiana e Benedict, seppur forse lontano dal nostro, ricalca comportamenti ritrovabili oggi in tante storie d’amore difficili e tormentate.
Come sono nati i personaggi?
Io creo a partire da ciò che vedo. Alcune situazioni tra i personaggi sono di sicuro ispirate a fatti a cui ho assistito o che ho personalmente provato. La mediazione, il passaggio attraverso di me, ha però caricato i protagonisti e i personaggi di contorno di una caricatura e ironia che non c’è nella vita reale . Quindi direi che c’è un bel 30% di vero e un bel 70% di mio.
Le ambientazioni scelte provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?
Le ambientazioni dove si muovono i personaggi sono reali e realistiche. Sono stata laggiù di persona nei miei frequenti viaggi in Inghilterra. Ci sono sicuramente delle scelte che però provengono dall’anima. Dover per esempio, il fatto che sia luogo di ritiro di Georgiana in un periodo difficile della sua vita, in quei mesi tormentati, di sicuro ricalca uno stato d’animo e non solo un luogo fisico. C’è il mare che le ricorda sempre Benedict, c’è la foschia sempre presente che di sicuro si rifà allo stato di confusione in cui è caduta. Headston, così maestosa è invece vuota e triste per Benedict. Il cottage è privo di comodità ma luogo di convivio tra le ragazze Eagle. Insomma c’è di sicuro molta proiezione di ciò che i personaggi sentono nei luoghi in cui si muovono.
Come puoi riassumere ai potenziali lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che hai voluto trasmettere nel libro?
Il messaggio è chiaramente quello di un amore rifiutato e celato che però non può fare a meno di sgorgare. Ci sono molte cose che tengono separati Georgiana e Lucas; non solo la loro condizione sociale ma il fatto che non sono compatibili caratterialmente (almeno secondo loro), il fatto che provino gusto a sfidarsi e a primeggiare. Eppure, nonostante tutto, nei momenti di difficoltà, l’amore che i due provano l’uno nei confronti dell’altra, sboccia anche in un terreno arido.
La figura del seme che nasce in un terreno arido l’ho usata anche nel seguito di Georgiana per ben spiegare il carattere di Benedict e le vicissitudini che l’hanno reso così asciutto e difficile.
Sei già al lavoro su un nuovo manoscritto?
Georgiana ha un seguito dal titolo 6th Oxford Street e spero di poter avere l’opportunità di pubblicarlo. Opportunità che dovrà giungermi solo con un grande successo di Georgiana, quindi confido nei lettori e nella loro capacità di apprezzare i miei due anti-eroi come sono stati spesso definiti. Ho da poco iniziato a scrivere un nuovo romanzo, sempre ambientato nell’Ottocento, ma sono ancora ad una fase embrionale. Inoltre, ho in progetto qualcosa di inedito e contemporaneo legato alla mia passione per i parchi a tema e di divertimento. Vedremo…
Silvia Casini
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