Godzilla e Kong – Il nuovo impero: recensione

Al termine di Godzilla vs. Kong (2021), il lucertole è diventato il dominatore assoluto della superficie mentre Kong è andato a vivere nella Terra Cava. E mentre Godzilla si rivela un prezioso alleato dell’umanità, annientando le minacce portate dagli altri titani (per poi riposarsi accucciato nel Colosseo), dalle profondità della Terra Cava iniziano a diffondersi misteriosi segnali collegati all’unica superstite della popolazione  Iwi (Kaylee Hottle). Una nuova minaccia si affaccia prepotentemente e minaccia di di far collidere la superficie e le profondità’ del pianeta.

Umani. Tanti umani. Troppi umani. Umani di cui non importa nulla a nessuno. Umani che, tranne i personaggi di Rebecca Hall e della piccola Kaylee Hottle , sono solo delle ridicole macchiette, primo tra tutti lo Star-Lord comprato su Aliexpress interpretato da Dan Stevens.

Adam Wingard , già regista di Godzilla vs. Kong, confeziona un film caotico che non si prende mai sul serio , infarcito da un umorismo becero, anche dinanzi alla morte, che annienta ogni forma di tensione e sospensione della credulità (al contrario dei 2 film su Godzilla di questa incarnazione), il tutto infarcito da una CGI piuttosto mediocre.

Il titolo stesso del film , poi , è fuorviante perché in questa sorta di Avengers del Monsterverse, in realtà, si vede subito dove vanno le simpatie degli autori: il protagonista assoluto è infatti Kong con Godzilla relegato a poco più di un cameo.

In conclusione, Godzilla e Kong – Il nuovo impero è un filmetto caotico e a tratti noioso che vi divertirà solo se siete dei fan sfegatati di Kong.

Se il vostro cuore invece batte per il lucertolone, vi consigliamo caldamente Godzilla Minus One, pellicola giapponese di ben altra caratura.

 

Massimo Triggiani