“Tra le pagine di questo libro incontrerete Daniel, un riservato ragazzo italo-inglese in Italia per l’Erasmus, che cerca l’occasione di camminare da solo e si ritrova travolto da una passione fortissima; Claudia, la sua insegnante d’arte, una donna insoddisfatta e succube di una certa idea di moglie e di madre; e Anita, studentessa con il talento della musica, una voce prodigiosa e un triste segreto celato dietro il sottile paravento di due labbra imbronciate. È il desiderio la forza che manda all’aria questi destini, costringendo i protagonisti a uscire allo scoperto una volta per tutte. Per capire che non esiste difesa dal mondo, dalla luce e dal dolore che a ogni respiro ci trafiggono con la stessa vertiginosa ferocia. Con uno stile semplice e profondo, l’autrice scava nei pensieri, nelle azioni, negli umori e nei traumi nascosti dei suoi piccoli eroi quotidiani, dando voce alla loro voglia di combattere, di non arrendersi, di essere semplicemente se stessi. Perché, parafrasando la magnifica poesia che dà il titolo a questa storia, vivere è il solo modo per coprirsi di foglie.”
L’ospite dell’Oracolo del tè di oggi è Laura Mercuri, psicoterapeuta e autrice di due successi letterari, Ogni tuo silenzio e il recente Il solo modo per coprirsi di foglie, editi entrambi da De Agostini.
Nei romanzi di Laura sono le emozioni quotidiane la vera specialità, la vita vissuta, vera, in cui i protagonisti si sollevano dalle pagine per entrare nelle ore dei lettori che si immergono nelle loro storie, camminando al loro fianco. Personaggi straordinari nella loro semplicità, per questo scolpiti nella memoria, cari.
Quale di loro farai sedere al tavolo dell’Oracolo?
Sarà Claudia, de “Il solo modo per coprirsi di foglie”, a rispondere alle domande dell’Oracolo.
Bene Claudia, accomodati!
Il tratto principale del mio carattere
La pazienza.
La qualità che desidero in un uomo.
La curiosità.
La qualità che preferisco in una donna.
La tenacia.
Quel che apprezzo di più nei miei amici.
La tolleranza.
Il mio principale difetto.
L’insicurezza.
La mia occupazione preferita.
Visitare musei e gallerie d’arte.
Il mio sogno di felicità.
Io, mio figlio, l’uomo che amo e i miei più cari amici tutti a tavola insieme.
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia.
Perdere la stima di mio figlio.
Quel che vorrei essere.
Un’artista.
Il paese dove vorrei vivere.
Quello in cui vivo. Comunque un Paese Europeo.
Il colore che preferisco.
Blu.
Il fiore che amo.
La calla.
L’uccello che preferisco.
Il passero.
I miei autori preferiti in prosa.
Isabel Allende, Murakami Haruki, Anna Gavalda.
I miei poeti preferiti.
Hikmet, Jiménez, Szymborska.
I miei eroi nella finzione.
Rochester, in “Jane Eyre”, Samvise Gamgee, ne “Il signore degli anelli”.
Le mie eroine preferite nella finzione.
Elinor Dashwood in “Ragione e sentimento” della Austen, Minerva Mc Granitt in “Harry Potter”.
I miei compositori preferiti.
Chopin, Debussy.
I miei pittori preferiti.
Dalì, Magritte, Sorolla.
I miei eroi nella vita reale.
Quelli che “si prendono cura”: di un figlio, di un animale, di chi è più fragile.
Le mie eroine nella storia.
Rosa Parks (attivista statunitense del movimento per i diritti civili), Franca Viola (che rifiutò per prima il matrimonio riparatore dopo una violenza).
I miei nomi preferiti.
Irene, Luca.
Quel che detesto più di tutto.
La meschinità.
I personaggi storici che disprezzo di più.
Mengele, Mao Tse-tung.
L’impresa militare che ammiro di più.
Nessuna. Detesto la guerra.
La riforma che apprezzo di più.
Il “Civil Rights Act” del 1963, promosso da Kennedy.
Il dono di natura che vorrei avere.
Saper dipingere.
Come vorrei morire.
Nel mio letto, di vecchiaia, circondata da quelli che amo.
Stato attuale del mio animo.
Sereno.
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
Le bugie a fin di bene.
Il mio motto.
Vivi e lascia vivere.
Grazie Laura per aver accettato l’invito dell’Oracolo del tè!
Grazie a te per aver dato modo a Claudia di farsi conoscere meglio!
Abbinamento goloso: una tazza di cioccolata rovente profumata alla cannella, con una spolverata di noce moscata e petali di zenzero candito per accompagnarla.
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Valentina Cebeni
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