Rammenti? I lampi dell’estate
squarciavano l’ardesia della notte –
aria e acqua gareggiavano
in tuoni e abissi risonanti.
Innumerate serpi di bagliori
separavano cielo e mare
che gettava l’urlo d’inchiostro
su aghi di sabbia vorticante.
Lenita la sete, d’incanto si stava
la sera del libeccio
a mirare il miracolo del mare.
Resine imbevute d’aromi,
nello sguardo le spume frantumate
dalla veemenza che le ondate
accoglievano dalle mani
del vento e le nostre dita a canestro
lumeggiate dalla pupilla
della luna- viluppo d’emozioni,
nodi stretti che sempre legheranno.
Nel cuore il canto di mia madre
quando la sera del libeccio
sul mare spalancava le finestre.
Testo Danila Olivieri