Buon lunedì ai lettori di Upside Down Magazine, ho deciso di aprire la settimana introducendo un libro che non è solo rivolto all’infanzia, ma a ogni bambino che è in noi.
Mi riferisco a Peter Pan e l’Isola dei sogni, un chiaro retelling del classico di J.M. Barrie.
Tuttavia questa non è la solita rivisitazione, perché tra le pagine di questo illustrato c’è una storia che nasce in un posto senza libertà.
Il libro è il risultato di un progetto al quale ho avuto il piacere di partecipare, curando i testi e realizzando le illustrazioni.
Cosa ha di speciale? È scritto dai detenuti del carcere di Brindisi. Ciascuno di loro ha dato la propria interpretazione del romanzo di Barrie, offrendo nuovi risvolti e spunti narrativi.
Si ritiene che un detenuto non abbia fantasia, non abbia voglia di mettersi gioco, chiudendosi in un mondo nel quale nessuno può entrare. Nulla di più sbagliato. Ho trovato in queste persone grande fragilità e un desiderio di stringere amicizie, di immaginare ed evadere anche solo con la mente.
Peter Pan e l’Isola dei sogni è un prodotto dall’AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica di Vito Alfarano, ed è patrocinato dal Comune di Brindisi. Inoltre, è accompagnato da un dvd contenente audiolibro, video-arte documentario e fotografie scattate tra le mura del carcere.
Il narratore dell’audiolibro è Marcello Biscosi, mentre Norman Douglas Harvey ha prestato la sua voce per la versione inglese. Sì, perché tutti i contenuti sono anche disponibili in lingua inglese. La narrazione è accompagnata da musiche originali del compositore Nicola Rigato e da suoni ambientali ricreati da Simone Pizzardo. Ultima chicca: le voci dei detenuti leggono alcuni stralci della storia originale.
Il video arte PETER PAN SYNDROME è diretto del coreografo brindisino Vito Alfarano ed è realizzato insieme ai detenuti della Casa Circondariale di Brindisi. A pochi giorni dalla pubblicazione è stato selezionato e proiettato lo scorso 7 novembre a Roma al MED Film Festival (Festival del Cinema del Mediterraneo).
L’opera testimonia l’attività del laboratorio OLTRE I CONFINI, che ha avuto come obiettivo principale quello di fornire ai detenuti gli strumenti di socializzazione per una nuova riscoperta di sé e di interazione con gli altri, attraverso la conoscenza e la pratica dei linguaggi creativi: teatro, scrittura, movimento e musica.
Il ricavato del libro darà la possibilità all’AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica di continuare a svolgere la sua attività sociale e culturale.
Un libro quindi che ha uno scopo e che vuole indurre anche i più piccoli alla riflessione e soprattutto all’immaginazione. Perché il mondo appartiene a coloro che sognano.
Alessia Coppola
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