Buongiorno a tutti, oggi la nostra ospite d’onore sarà Giordana Gradara, direttrice della casa editrice Plesio. Forse l’avrete già sentita, soprattutto nel settore fantasy e fantascientifico dell’editoria emergente; il simpatico plesiosauro Mur ci guiderà, assieme a Giordana, alle origini del mondo Plesio e su cosa potrà offrire ai lettori golosi.
Ciao Giordana, parlaci di te e della Plesio. Com’è nata? Perché proprio il plesiosauro?
Ciao Debora! Plesio è nata perché a un certo punto della mia vita ho deciso di investire in qualcosa che mi piacesse davvero. Quindi ho abbandonato la precarietà lavorativa per dedicarmi a un progetto magari meno redditizio, ma mio. Il plesiosauro come simbolo è stato scelto, invece, perché come creatura esplora mondi a noi sconosciuti e perché dal greco “plesio” significa “vicino”, così come il fantastico è vicino alla realtà.
Hai scritto dei libri?
Sì, ma molto tempo fa, ed è un capitolo che non amo ricordare composto per la maggior parte dall’inesperienza, mia e dell’editore.
Com’è la situazione editoriale italiana dal tuo punto di vista?
Vedo una piccola editoria molto attiva, che cerca ogni stratagemma per sopravvivere in mezzo a una giungla composta da problemi di distribuzione, monopolio delle big e poca propensione alla lettura da parte del paese. Credetemi, chi resta in piedi è davvero bravo, sebbene bravo spesso non faccia rima con etico, e questa sarebbe una lunga parentesi da approfondire a parte, senza moralismi e senza sintetizzare il problema esclusivamente nella distinzione tra editori a pagamento e free.
Il mondo dei manoscritti è bizzarro e misterioso. Narraci di alcune situazioni assurde a cui hai assistito.
Quante battute ho a disposizione!? Scherzi a parte, se dovessi stilare una mia classifica personale, al primo posto metterei il manoscritto che mi è arrivato scritto interamente con caps lock attivo, su un file in Notepad e con lettera di presentazione in cui si sostituivano tranquillamente i ch con le k. Dopo di questo, tutto il resto credo possa essere archiviato come bizzarra normalità.
Che genere letterario prediligi?
Il fantastico, senza dubbio. Anche se in realtà leggo un po’ di tutto, sebbene faccia molta fatica a digerire i gialli.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Entro il decimo compleanno, ovvero entro il 2020, contiamo di raggiungere una media di 8/10 pubblicazioni all’anno. Per far questo dobbiamo aumentare la nostra visibilità tramite la partecipazione agli eventi di settore, migliorare il comparto distributivo (su cui quest’anno stiamo lavorando duramente) e aumentare le collaborazioni esterne e interne. Tutto ciò non intaccando la qualità del prodotto. Per quanto riguarda le pubblicazioni, invece, la formula rimane quella classica: fantasy in tutte le accezioni, fantascienza e avventura. Come si dice? Cavallo che vince non si cambia.
Ringraziamo Giordana per il tempo che ci ha concesso. Ovviamente ringraziamo anche Mur, che ora si è immerso tra le acque dell’ oceano, per il solito giro negli abissi.
Debora Parisi
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