Molti che sono cresciuti con Harry Potter, non hanno visto di buon occhio la casa di Serpeverde, forse ciò è dovuto al fatto che per tutti i sette romanzi vediamo l’ambientazione dal punto di vista di un Grifondoro e tutti sanno l’eterna rivalità tra le due case.
Ma analizziamo bene Serpeverde, siamo sicuri che abbia portato solo del male oppure ha anche un lato positivo?
Lo stemma della casata è rappresentato da un serpente, chiaro riferimento alle abilità rettilofone del fondatore. I colori usati sono il verde e l’argento, mentre l’elemento associato alla casa è l’acqua. La sala comune si trova nei sotterranei del castello, che danno una magnifica panoramica dei fondali del lago vicino ad Hogwarts.
Iniziamo dalle origini: tutti i fan di Harry Potter sanno che la scuola di Hogwarts fu fondata dai quattro maghi più potenti della Gan Bretagna: Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro. Ogni casa rispecchiava alcune qualità che i fondatori ricercavano negli studenti: i Tassorosso erano la casa della lealtà, duro lavoro, pazienza e giustizia. Grifondoro ricercava il coraggio, audacia e nobiltà d’animo. Corvonero l’intelligenza, saggezza e creatività, mentre Serpeverde apprezzava l’ambizione, l’astuzia, l’intelligenza e l’intrapendenza.
Guardando le qualità, ognuna di esse può avere dei lati negativi che positivi. Vi riporto alcune esempi tra Grifondoro e Serpeverde: il coraggio è una buona qualità, se usato correttamente. Anche un terrorista che si fa esplodere non è pavido di fronte alla morte, ma rimane un folle perché ucciderebbe innocenti, oltre che sé stesso. La persona ambiziosa potrebbe migliorare la propria posizione, aumentando la sua sicurezza economica e sociale, ma se pretendesse troppo potrebbe cadere nell’abisso (e il personaggio di Griffith in Berserk incarna alla perfezione questo lato). Quindi di per sé, le qualità pretese da Serpeverde non sono malvagie, se usate correttamente e con buonsenso. Cosa renderebbe la casa così odiata? Pensiamo sia dovuta ad una serie di pregiudizi sia interni che esterni alla casa.
Sappiamo che Salazar Serpeverde era un estremista dell’ideologia purosangue. Nei primi tempi, infatti, nati babbani e mezzosangue non potevano accedere alla casa. Ciò ovviamente portò a delle discussioni con gli altri fondatori di Hogwarts, in quanto era meno selettivi e più aperti. Prima di andarsene, Salazar fece costruire un camera segreta, dove vi dormiva un mostro che solo lui o i suoi discendenti potevano controllare: un basilisco. Nei secoli nessuno riuscì mai a trovarla per due principali fattori: i suoi successori si preoccuparono di proteggere il segreto, in più solo un rettilofono poteva accedere alla camera.
Il mostro rimase dormiente per millenni, fino all’arrivo di uno studente particolare: Tom Riddle, alias Lord Voldemort, discendente diretto di Salazar. Ovviamente sappiamo i fatti che sono successi: Riddle sfruttò il basilisco per seminare terrore nella scuola e ci fu perfino un morto, Mirtilla. Per evitare di essere scoperto, Tom fece ricadere la colpa sul povero Hagrid, conscio del fatto che il preside Dippet gli avrebbe creduto: d’altronde lui era stato prefetto, caposcuola, stundente modello, mentre il maldestro Hagrid causava guai a causa del suo bizzarro amore per le creature magiche. Fu accusato il ragno del ragazzo, mentre il povero Mezzogiante fu espulso dalla scuola. Silente riuscì però a farlo riammettere come guardiacaccia. Riddle sigillò la camera e nascose le sue memorie in un diario, che poi divenne in seguito un Horcrux. Il resto è storia.
Quindi Serpeverde creò effettivamente un’arma di sterminio di massa, addestrandola a colpire solo i nati babbai. Un ulteriore segno della follia estremista del fondatore. La sua severa selezione ha portato un ulteriore stagnamento ideologico nella casa, in quanto per molti secoli vennero accettati soli purosangue, quindi una élite ristretta del mondo magico. Con l’avvento di Tom Riddle, notiamo che la casa si era aperta ai mezzosangue, in quanto Riddle era figlio di una strega e un babbano. Ovviamente la selezione ha influito sulla cattiva reputazione della casa, in quanto privilegiava di per sé individui appartenenti ad un gruppo estremista. Un po’ come se in una scuola cattolica gestita da sacerdoti fanatici si ammettessero solo alunni da famiglie cattoliche praticanti estremiste, allontanando figli di matrimoni misti tra diversi credi religiosi, o tra agnostici/atei e credenti. Questi pregiudizi, sia all’interno della casa, che fuori, hanno rallentato il possibile sviluppo multiculturale ed ideologico presente in altre case. Quindi, la reputazione oscura che ha Serpeverde è frutto sia del suo status quasi da “enclave” che dall’allontanamento da parte delle altre case. In più, pare stimolare maggiormente la competizione rispetto agli altri gruppi. Una cosa buona, se usata col buonsenso, ma spesso potrebbe stimolare una politica aggressiva verso il prossimo.
La Rowling, su Pottermore, disse che dopo la caduta di Lord Voldemort, la casa divenne più aperta anche verso i nati babbani, mantendo però la sua reputazione oscura. Disse anche che, a differenza delle altre case, Serpeverde è l’unica ad ammettere di aver partorito maghi oscuri. (Grifondoro, cos’hai da dire verso le malefatte dei Malandrini?).
Parliamo adesso delle qualità. Avendo osservato l’intera storia dal punto di vista di un Grifondoro, i Serpeverde sono sempre stati descritti come bulli, ambiziosi, senza scrupoli e possibilmente sociopatici. Cosa non vera, come ci insegna la stessa storia di Harry Potter, ma anche la storia della magia. Eccovi sei Serpeverde non convenzionali:
Merlino è stato un Serpeverde e uno dei piu’ grandi maghi della storia. L’Ordine di Merlino, da lui fondato, si impegnava a tutelare i babbani, per poi diventare un premio dato a maghi e streghe che si sono distinti per il loro valore e servizio nella comunità magica. Merlino è tutt’ora parte della cultura magica, entrando addirittura nei modi di dire.
Isolt Sayre, discendente dei Gaunt e quindi da Serpeverde stesso, era quasi una garanzia che entrasse nella casa del suo antenato. Nonostante fosse cresciuta da un’omicida e non avesse mai frequentato Hogwarts, non condivideva le idee purosangue dei suoi parenti. S’imbarcò perso l’America e, dopo diverse avventure, fondò la scuola di magia di Ilvermorny.
Horace Lumacorno: arrampicatore sociale, snob, brillante maestro di pozioni e amante dei canditi all’ananas. Nonostante ciò, non ha pregiudizi verso nati babbani e mezzosangue, inoltre preferisce agire nell’ombra, piuttosto che brandire il potere personalmente. Il professore di Hogwarts è stato consumato dal rimorso per aver parlato degli Horcrux a Voldemort e nella battaglia finale ha la sua rivalsa, tenendo testa all’oscuro signore assieme alla McGonagall e Kingsley. Insomma, Lumacorno è a tutti gli effetti un Serpeverde moderato.
Gli perdoniamo certi vizietti, alla fine è una brava persona.
Severus Piton: il personaggio grigio per l’eccellenza e la migliore Talpa della storia. Nonostante sembri rappresentare lo stereotipo del classico Serpeverde, addentrandoci nella sua storia, capiremo che forse è il personaggio più coraggioso di tutti. La sua infanzia è stata molto triste, in quanto vittima di violenza domestica da parte del padre, Severus troverà la salvezza nell’amicizia con Lily Potter, che amerà segretamente fino alla morte. Sarà vittima anche di bullismo da parte dei Malandrini, capitanati da James Potter, ma saranno delle parole sbagliate a troncare la sua amicizia con Lily.
Divenuto mangiamorte, dopo la morte di quest’ultima per mano di Voldemort, decide di schierarsi dalla parte di Silente, divenendo la sua Talpa dentro le fila del signore oscuro. E ciò richiede un alto livello di abilità magica, per riuscire ad ingannare Voldemort per decenni.
Sebbene si stato rappresentato come un individuo negativo, per tutti i sette libri ha protetto Harry Potter, in nome del suo amore per Lily.
Alla fine lo stesso Harry ammise che fu la persona più coraggiosa che avesse mai incontrato, tanto da dare il suo nome a uno dei suoi figli: Albus Severus Potter.
Regulus Black: fratello minore di Sirius, inizialmente entrerà nelle fila dei mangiamorte, fino al momento in cui capirà il retroscena oscuro della loro organizzazione. Si sacrificherà per permettere a Kreacher di prendere il vero medaglione di Serpeverde, che era anche un Horcrux, ed allontanarlo dalla grotta. È proprio grazie al sacrificio di Regulus che Harry, Ron ed Hermion riescono a trovare il vero medaglione e a distruggerlo.
A differenza di suo fratello Sirius, aveva un buon rapporto con l’elfo domestico, tanto che Kreacher rimase devastato dalla sua morte. Forse, se il fratello maggiore avesse mostrato un po’ d’affetto al vecchio elfo, non sarebbe stato tradito da quest’ultimo. Insomma, questa piccola vicenda ci insegna che non tutti sono totalmente buoni o cattivi e che si semina ciò che si raccoglie.
Ultima menzione va ad Andromeda Black, sorella di Narcissa e Bellatrix. Pur essendo una Serpeverde, andò contro la sua famiglia sposandosi con un nato babbano. Perse tutto: parenti, affetti, patrimonio e reputazione. Ma lei andò avanti, fiera delle sue scelte. Si dimostrò anche una donna forte, affrontando tre gravi lutti: inizialmente la morte del marito, per poi arrivare al decesso di sua figlia e suo genero nella battaglia di Hogwarts. Nonostante ciò, deciderà di crescere, aiutata da Harry, il nipote Ted Lupin.
È un peccato che il libro abbia dedicato poca importanza a una donna così coraggiosa e forte. Una piccola curiosità è la sua forte somiglianza con Bellatrix, sebbene quest’ultima abbia i capelli neri, mentre Andromeda castani. Ciò sembra uno dei tanti modi con cui la Rowling contrappone i personaggi: malgrado le similitudini e lo stesso ambiente, Andromeda e Bellatrix hanno compiuto scelte differenti che le hanno rese le persone che sono ora.
In conclusione, a causa dei pregiudizi auto imposti e di quelli delle altre case, la casa Serpeverde si è chiusa in un’enclave ideologico che solo recentemente è riuscita a sfatare. Nonostante ciò, ha prodotto diversi maghi e streghe capaci di enormi atti di coraggio in nome dell’amore e dei propri ideali. Ciò dimostra che non è una casa così malvagia come gli altri la dipingono.
Debora Parisi
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Fonti:
Libri di Harry Potter