Dopo l’ambizioso progetto politico di Diaz, Daniele Vicari torna nelle periferie romane per raccontare la vita quotidiana di una giovane donna e madre e per fotografare, senza filtri, la realtà che la circonda in Sole Cuore Amore, presentato lo scorso anno in occasione della Festa del Cinema di Roma. Eli (Isabella Ragonese), madre di quattro figli, con un marito che si barcamena tra impieghi temporanei, è costretta a fare la barista a due ore da casa. I soldi sono però sempre troppo pochi, mentre la stanchezza si accumula e lei finisce per addormentarsi un po’ dove capita. Vale (Eva Grieco). rappresenta l’altra faccia della medaglia della femminilità: single, artista, indipendente, lavora come danzatrice/performer. Spesso si incontra con Eli che rientra distrutta a casa quando lei esce per eseguire le sue serate.
Accompagnato dal jazz raffinato composto per l’occasione da Stefano Di Battista, Sole Cuore Amore racconta una storia minima che diventa però universale se calata nel contesto dell’Italia di oggi, in cui la precarietà e l’incompiutezza tanto lavorative quanto sociali e personali sono all’ordine del giorno. Isabella Ragonese si presta così corpo e anima ad un personaggio verace e fragile allo stesso tempo, che vuole dar voce a tante donne che come il suo personaggio affrontano tutti i giorni una lotta per la vita che è diventata sopravvivenza. Nonostante la sua ottima prova, l’opera risulta compiuta a metà, lasciando irrisolti tanto il rapporto fra le protagoniste quanto diversi spunti di riflessione.
Appesantito da un estenuante montaggio alternato tra la vita stressante di Eli e le esibizioni notturne da performer dell’amica e vicina di casa Vale, Vicari si abbandona ad un eccessivo simbolismo, allungando troppo il brodo e perdendo in essenzialità. L’atmosfera rimane, quindi, per tutto il film marcatamente modesta e angosciante, con il risultato che lo spettatore si sente forzato ad un’empatia drammatica che, paradossalmente, finisce per allontanarlo. E’ un film duro Sole Cuore Amore malgrado il titolo che ammicca alla leggerezza della hit estiva di Valeria Rossi.
Federica Rizzo
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