The King’s Man – Le origini, il prequel dei primi due film del franchise Kingsman diretti da Matthew Vaughn, è già sbarcato in home video (dal 23 febbraio per la precisione).
Il lungometraggio è diretto da Matthew Vaughn e interpretato da Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, Djimon Hounsou e Charles Dance.
Di fatto, la pellicola rivela le origini della prima agenzia di intelligence indipendente che ormai conosciamo a menadito. La narrazione è vorticosa e entusiasmante e mette in rilievo i peggiori tiranni e menti criminali della Storia quando si riuniscono per organizzare una guerra e spazzare via milioni di vite; motivo per cui occorrerà fermarli.
Con lo spirito alla James Bond, il ritmo roboante e un forte senso dello stile, della raffinatezza, il film di Vaughn si configura così a metà strada tra una spy story e un action. Il risultato finale è un mix interessante di dettagli orditi dalla fantasia e altri presi dal vero, dal reale, dalla Storia.
Siamo infatti alle porte della Prima Guerra Mondiale, e Orlando Oxford (Ralph Fiennes) ha visto morire la moglie tra le sue braccia. In punto di morte le ha promesso che avrebbe sempre protetto il loto figlio Conrad (Harris Dickinson). Ormai maggiorenne, brama di entrare in azione. Vuole arruolarsi nell’esercito. Così, Oxford assieme a Conrad, finirà a Sarajevo esattamente nei giorni dell’omicidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando, fatto che diede l’avvio al primo conflitto mondiale. Poco dopo, per dipanare un’intricata matassa, si ritroverà in Russia e proverà a far fuori Rasputin (Rhys Ifans), monaco pazzo, carismatico e potentissimo che ha un’influenza assoluta sullo Zar, anche in materia decisionale. Tutto ciò accade, mentre in Scozia, sulle Highlands, un’associazione segreta trama alle spalle dei potenti. E quando la Prima Guerra Mondiale infetterà il mondo con la sua inarrestabile violenza, entreranno anche in gioco le élite, con tutti i loro segreti.
I momenti più spassosi si devono proprio alla figura di Rasputin, che in fin dei conti porta avanti lo scopo della saga di Kingsman, ovvero offrire allo spettatore un’opera divertente, a tratti fantasiosa, ma sempre trascinante.
È per questo che il lungometraggio è inzuppato di humour nero e di una bella dose di azione.
Il tavolo dei cattivi è ricco: Gavrilo Princip, Mata Hari, Erik Jan Hanussen, Vladimir Lenin e Grigori Rasputin.
Gli intrighi tra Sarajevo e San Pietroburgo, i combattimenti coreografati e il resto dei personaggi ben caratterizzati, rendono l’impasto di The King’s Man – Le origini una sfrenata, quanto spettacolare avventura.
Inoltre, l’intensità e la brillantezza cromatica dei paesaggi, il sonoro scoppiettante nei momenti concitati, il dialogo pulito e la colonna sonora coinvolgente fanno sì che The King’s Man – Le origini sia davvero un’opera godibile.
Per giunta, il blu-ray include diversi contenuti extra spettacolari, come il documentario The King’s Man: Il grande gioco ha inizio, che ripercorre la nascita e lo sviluppo dell’agenzia Kingsman, e due featurette inedite, vale a dire Terra di nessuno: analisi scena del duello all’arma bianca, ovvero tutti gli step del processo creativo dietro l’adrenalinica sequenza della sfida tra coltelli, comprese prove, storyboard, interviste e footage dal set, fino all’incredibile resa degli effetti speciali, e La memoria e la ricerca di uno scopo, un vero e proprio approfondimento sulle straordinarie organizzazioni Royal British Legion e Help for Heroes, due strutture responsabili del recupero, benessere e occupazione dei veterani militari, con il commento di Matthew Vaughn a favore delle loro missioni. In buona sostanza, se non avete visto il film al cinema, recuperatelo in home video, perché merita.