Sarà in sala in primavera, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis, il nuovo film di Sean Baker Un sogno chiamato Florida (The Florida project).
Il film è nelle classifiche dei Migliori Film del 2017 (Sight and Sounds, Los Angeles Times, New York Times, Indiewire, Hollywood Reporter…) e sta collezionando riconoscimenti a pioggia – ultimi, la vittoria della piccola Brooklynn Prince premiata come Miglior Giovane Attrice ai Critics’ Choice Awards e le nomination di Willem Dafoe ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards come Miglior Attore non Protagonista (che seguono quella ai Golden Globe nella stessa sezione) – e i rumors lo vedono in pole position per altre importanti candidature.
La piccola protagonista Brooklynn Prince, a soli sette anni è considerata l’attrice rivelazione dell’anno ed è al 1° posto della classifica di Indiewire delle migliori performance femminili del 2017 accanto a Meryl Streep, Frances McDormand, Sally Hawkins, Saoirse Ronan, Kristen Stewart.
“Il suo primo piano finale è un capolavoro di espressività emotiva, quella che attori che hanno vissuto molto più a lungo di Prince faticano a trasmettere con autenticità. È difficile ricordare l’ultima volta in cui una stella è nata così rapidamente”.
Il film è ambientato a Orlando, Florida, la capitale mondiale delle vacanze, un paradiso ricco di sole al quale accorrono ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo; un regno incantato con una miriade di parchi tematici, spettacoli e resort. Però, a pochi passi di distanza, c’è un mondo completamente diverso in cui vivono i personaggi descritti da Baker senza pietismi e con una gran dose di allegria.
Un sogno chiamato Florida racconta la storia di una vivace bambina e del suo gruppo di amici le cui vacanze estive si riempiono della sorpresa, dello spirito di possibilità e del senso di avventura tipici dell’infanzia mentre gli adulti intorno a loro attraversano tempi difficili. Hanno circa sei anni e riescono ancora a trasformare una realtà fatta di fast food, trash televisivo e quotidiana miseria in un’avventura. Moonee è una piccola canaglia, la sua giovane mamma Halley si muove lungo il confine tra legalità e crimine e l’unico che cerca di tenere insieme le cose è Bobby (Willem Dafoe) il manager del Magic Castel Hotel dove vive Moonee.
Presentato con grande successo alla Quinzaine des Realisateurs, il film ha iniziato un lungo percorso di festival – da Toronto a New York, da San Sebastian a Londra, fino a Torino dove è stato il film di chiusura – e ha ottenuto moltissimi riconoscimenti: nomination ai British Indipendents Film Awards, agli Spirit Awards ai Gotham e Satellite Awards; al 9° posto nella lista dei 25 film migliori dell’anno per Sight and Sound, e tra i migliori film dell’anno per il Los Angeles Times ha vinto come Miglior Film l’American Film Institute Awards, il Toronto Film Critics Associations Award, il San Francisco Film Critics Awards e il Los Angeles Film Critics Association Award (Miglior attore non protagonista), il New York Film Critics Circle Awards (Miglior regia e Miglior attore non protagonista), etc.