Ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, alla fine degli anni ’50, una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo e perché non esiste una strada di collegamento.
Gli uomini, esasperati dallo stato di abbandono, vanno a protestare dal sindaco. Ottengono la promessa di un medico, ma nel frattempo, capeggiati da Peppe (Francesco Colella), decidono di unirsi e costruire loro stessi una strada. Tutti, compresi i bambini, abbandonano le occupazioni abituali per realizzare l’opera.
Giulia, la nuova maestra elementare (Valeria Bruni Tedeschi), viene dal Nord, e vuole insegnare l’italiano “se Africo entrerà nel mondo grazie alla strada, i ragazzi dovranno conoscerlo prima, imparando a leggere e a scrivere”. Ma per il brigante Don Totò, quello che detta la vera legge, Africo non può diventare davvero un paese ‘italiano’…
Via dall’Aspromonte è un western atipico sulla fine di un mondo e sul sogno di cambiare il corso degli eventi grazie alla voglia di riscatto di un popolo.
Dichiara il regista Mimmo Calopresti: «Il Sud è da sempre luogo geografico e luogo dell’anima. Inferno e paradiso, cronaca e favola. Così è questo film. Africo è in Europa, e ci ricorda cosa, solo un secolo fa, poteva essere la nostra terra, ma in quanto sud assomiglia nei suoi sogni e nelle sue sconfitte, più che al nostro continente, a tutti i luoghi ai margini del mondo. Ancora vivi, ancora presenti, ancora disperatamente alla ricerca di un futuro, alla porte dell’Europa.»
Il film è una produzione Italian International Film con Rai Cinema, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, scritto da Mimmo Calopresti con Monica Zapelli, già autrice de I cento Passi, tratto dall’omonimo romanzo di Pietro Criaco “Via dall’Aspromonte” (Rubettino Editore).
Via dall’Aspromonte è interpretato da Valeria Bruni Tedeschi (David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista per La pazza gioia), Marcello Fonte (Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 come Miglior Attore con Dogman), Francesco Colella (interprete della serie Trust di Danny Boyle e Zero Zero Zero di Sollima), Marco Leonardi (Maradona – La mano de Dios di Marco Risi, Anime nere di Francesco Munzi, All the money in the world di Ridley Scott), e con la partecipazione di Sergio Rubini (regista e attore di decine di film a partire dal film rivelazione La Stazione).