Vieni con me, ti mostro
Il meglio da godere e da trovare
Il peggio da dove non fa male
Ti porto dove col respiro puoi orientarti e vorrei dirti
Prendi tutto ciò che c’è
Balliamo in silenzio tra gradini e zerbini
Stretti e morbidi come la nebbia
Perditi, come mi perdo
E quegli occhi sempre lontani e mai smarriti
Si aprono così
Nella tua alba ti svegli con la fame di mondo sconosciuto
E io abbastanza barbuto
Da saper che tra tante genti e incontri
Come te ci son pochi spartiti.
Formica Semut © Riproduzione Riservata