Se prima abbiamo introdotto il genere Yuri, oggi parleremo dello Yaoi. Per chi non lo sapesse, lo Yaoi è una storia d’amore omosessuale maschile, scritta da donne e soprattutto per donne. Si differenzia dal genere Bara perché essi sono scritti spesso da uomini per un pubblico gay e spesso presentano contenuti più maturi dello yaoi. Ma comunque ci possono essere le eccezioni alla regola, e Whispering Blue è una storia che metterei a metà tra i due generi. L’autrice del manga è Marika Herzog, mentre la casa editrice è la Manga Senpai.
Come detto nella recensione citata sopra, Manga Senpai è una casa editrice che si occupa di diffondere fumetti manga disegnati ed ideati da europei. Abbia già recensito un suo fumetto, Nel linguaggio dei fiori, sceneggiato e disegnato da Martina Mura.
La trama narra di Adrian, un ragazzo condannato a svolgere un periodo di lavori socialmente utili presso la Seal Station, una struttura dedicata al salvataggio e alla cura di foche. Sarà per lui una esperienza davvero unica; sia perchè farà la conoscenza del dolcissimo Blu, sia per l‘amicizia con il custode che gli farà riflettere sulla sua vera natura…
Iniziamo col dire perché Whispering Blue sarebbe un ibrido tra Yaoi e Bara. Col primo ha in comune la presenza di personaggi androgini, focus sul romanticismo e la seduzione, mentre col secondo ha in comune la tematica della’omofobia e della repressione sessuale. Adrian è un antieroe: fin da piccolo ha subito l’abbandono del padre, il bullismo da parte dei coetanei, il tradimento da parte degli “amici”. Fin da piccolo ha imparato che chiudersi in un guscio fatto di sarcasmo e sopportazione è la via migliore per continuare a vivere. Non poteva contare sulla madre, afflitta dalla separazione dal partner e dalla gestione del locale, troppo impegnata a pagare il mutuo per poter cambiare scuola al figlio.
Si fidanza con la sorella di un bullo per non essere più tormentato, cercando di trovare una posizione di sicurezza. Peccato che quelli che credeva suoi “amici” lo abbiano tradito alla prima occasione e non perdino occasione di deridere il suo animo timido. Dopo l’incontro con Marc, il custode del rifugio animalista, inizia a domandarsi sulla sua sessualità, diventando arrabbiato e confuso. Inizia a rispondere con insulti, negando la sua presunta omosessualità. Adrian insomma, rappresenta il gay represso, che cerca l’approvazione sociale. Marc suppone che lui sia bisessuale, ma per come Adrian viene rappresentato nella storia, pare più un omosessuale che cerca di sopprimere la sua vera natura. Ovviamente sì sa che la sessualità è qualcosa di complesso, che non rientra né nelle categorie né negli estremi, ed è fatta di sfumature. Solo Adrian e l’autrice sanno la verità, noi possiamo solo interpretare in base a ciò che ci viene mostrato e nella storia il protagonista non pare bisessuale.
Marc è l’opposto: ha accettato la sua vera natura e fin da subito flirta (a modo suo) con Adrian. Lui è il classico personaggio tsundere, in apparenza burbero e severo, in sostanza dolce come un orsacchiotto. Unica pecca è il fatto che si sappia poco di lui e soprattutto di come abbia affrontato la sua omosessualità.
Menzione d’onore va alla ragazza di Adrian, che, a differenza del fratelo, si dimostra un donna matura e comprensiva. Anche quando i sentimenti di Adrian per Marc verranno rivelati, lei non lo odierà, anzi, capirà la situazione, dichiarando di aver amato molto il suo ex, ma che era tempo di voltare pagina.
Altra tematica è il bullismo: Adrian ne ha sempre sofferto e ciò ha forgiato il suo carattere, ma anche lo stesso bullo che lo perseguita è stato una vittima. Il bullismo si dimostra un ciclo che si ripete, a meno che qualcuno decida di rompere la catena.
Ultima nota, l’ambientazione ricorda molto il telefilm de La mia amica Robbie: i protagonisti gestiscono un centro di cura e liberazione delle foche, una in particolare, Robbie, farà da tramite per diversi personaggi, diventando in un certo senso la vera protagonista della storia. Blu fa più o meno lo stesso, essendo la causa della condanna di Adrian e del suo riscatto. È ironico che la serie tv sia tedesca e l’autrice pure. A parer nostro, l’associazione tra foche ed omosessualità non è un caso, in quanto è stata riscontrata in molti animali, tra cui questi mammiferi ( va be’ che le foche ultimamente stanno sviluppando strani istinti verso i pinguini, ma non è il caso di questa storia per fortuna).
In conclusione, Whispering Blue è un buon yaoi, con tematiche abbastanza mature, sebbene abbia a volte dei buchi di trama legati ai personaggi secondari. Interessante è la parte finale, dove ci sono informazioni sulle foche e il punto di vista del giovane Blu.
Debora Parisi
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