Quanto è complicato trasmettere l’importanza dei sogni? Ne sa qualcosa Wish, il 62° film d’animazione della Disney, che mette al centro della storia un’avventura da favola, sospesa tra l’onirico e l’incanto.
Infatti, il regno di Rosas è un luogo piacevole e pacifico per tutti coloro che scelgono di viverci. È un’isola in cui non ci sono pericoli, né guerre, e tutti sono al sicuro e in grado di vivere la vita che desiderano. Questo grazie a Magnifico, un re-stregone benevolo, amato e rispettato dalla gente, in grado di esaudire i desideri del popolo. Ecco perché gli abitanti di Rosas gli affidano sempre i loro desideri più sinceri.
Tutto cambia quando Asha, un giorno, si reca a palazzo per diventare l’aiutante del re. Orfana di padre, la ragazza vuole solo che il desiderio di suo nonno venga esaudito. Infatti, quando Asha si presenta al cospetto di Magnifico, apprende una dura verità. Il sovrano non esaudirà tutti i desideri, perché alcuni li considera troppo pericolosi.
Ed ecco che emerge il cuore del film: Asha si rende conto delle crudeli macchinazioni di Magnifico e decide di ribellarsi.
Wish è una pellicola che amalgama i concetti di tirannia e sottomissione, al tema portante del Bene che sfida il Male, la verità che contrasta l’inganno.
Durante questo viaggio di scoperta, Asha inconsapevolmente evoca Star, che diverrà la sua bizzarra, ma potente alleata nella lotta contro Magnifico.
Ed è proprio nella semplicità della trama e nel suo messaggio focale che risiede la forza emozionante di Wish. Tutto l’arco narrativo è teso a rendere omaggio alla magia della Disney. Ci sono tanti riferimenti ai Classici, come Cenerentola, Peter Pan, Pinocchio, La bella addormentata, Biancaneve, ecc. ed è indubbio che questo impasto festoso crea momenti di puro divertimento citazionista.
È un mix perfetto di tradizione e modernità. Le immagini sembrano dei dipinti, con linee morbide e delicati colori pastello. Una chicca è costituita dal comparto musicale: in Wish non si canta soltanto, ma si balla anche in modo travolgente. Inoltre, le canzoni sono davvero orecchiabili.
Apprezzabile anche la caratterizzazione di Magnifico, che cela un’anima da vero narcisista. Da questo punto di vista, il film può essere visto come un’opera politica, tant’è che viene messo in evidenza spesso e volentieri quanto i cittadini di Rosas siano “addormentati”. Simon, l’amico di Asha, ad esempio, perde la sua vitalità dopo aver dato il suo sogno a Magnifico. Dunque, il messaggio è chiaro: per uscire da un sistema in cui gli individui non hanno la possibilità di perseguire i propri sogni in modo autonomo, è necessario che si sveglino e prendano coscienza. Ragion per cui serve una rivoluzione contro un regime autoritario e oppressivo.
In definitiva, Wish di Chris Buck e Fawn Veerasunthorn è assolutamente da vedere, perché è adatto a grandi e piccini e pone l’accento non solo sull’importanza dei sogni, ma anche sulla volontà umana, che se unita al coraggio e alla magia delle stelle, può far accadere cose meravigliose.
Silvia Casini
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